E’ possibile reagire alla crisi dell’industria discografica? C’è chi ci prova. Concerto Classics è un’etichetta indipendente con una lunga storia, ma lo scorso anno ha deciso di investire risorse e coltivare un sogno. Il presidente Andrea Panzuti ha chiamato come general manager Mario Marcarini (ex Sony Italia) ed ha scommesso su un progetto che, a vedere le copertine dei nuovi cd, è una vera celebrazione dell’italianità e di quanto la cultura italiana può produrre in termini di musica, autori, esecutori, immagine.
Le proposte sono tante e la gioiosa grafica delle copertine dei cd è già un biglietto da visita. Ma innanzitutto Marcarini vuole partire “dagli artisti, dalle loro idee e dai loro progetti”. Quindi da un rapporto che è prima di tutto amichevole e che mette a disposizione degli artisti uno spazio fisico - la “casa della musica” - per suonare, provare, proporre, prima di passare alla sala di registrazione. Molti nomi sono affermati e storici: come i pianisti Andrea Bacchetti (che inciderà l’amato Mozart) e Luca Ciammarughi (con la musica di Alfredo Casella); o Ottavio Dantone (al clavicembalo per Benedetto Marcello); o Diego Fasolis con i suoi Barocchisti e l’Orchestra della Svizzera italiana (esecutori svizzeri del massimo livello ma, come sottolineato, “svizzeri italiani”: registreranno rispettivamente Il barbiere di Siviglia nell’edizione di Bologna del 1816 e le grandi Sonate di Rossini).
Ma altri “amici” saranno i giovani sostenuti dall’Associazione Musica con le Ali. O talenti come la pianista diciassettenne Ginevra Costantini Negri, o il fantastico sassofonista Jacopo Taddei. Per la casa discografica la musica non è un fatto isolato: la grafica di cui si è detto nasce dalla collaborazione con la galleria d’arte Salamon e con gli artisti Gianluca Corona e Marzio Tamer ed alcuni cd nascono come “colonna sonora” di importanti mostre: “L’eterno e il tempo fra Michelangelo e Caravaggio” (a Forlì da qualche settimana) e “Carlo Carrà” (a Palazzo Reale di Milano nel prossimo ottobre).
Concerto Classics ha anche una sorta di “voce” ufficiale: si chiama Venice Classic Radio, e – con enorme passione – offre online programmi dedicati alla grande musica seguiti da tutto il mondo. Venice Classic Radio darà spazio a dirette dalla “casa della musica”, interviste, approfondimenti e trasmissioni concepite per dare diffusione e risalto alle iniziative discografiche che l’appassionato potrà vedere nascere. E che, almeno in previsione, saranno davvero numerosissime: con un occhio particolare naturalmente per le eccellenze dell’italianità, da Gioachino Rossini come si è detto ad Alessandro Scarlatti, fino al ‘900, con pagine di Morricone, Respighi, Maderna riunite nel significativo titolo di Italian beauty: ovvero “bellezza italiana”.