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martedì 03 ottobre 2023
 
 

Concistoro, la famiglia tra discernimento e "coraggio pastorale"

15/03/2014  La relazione introduttiva ai lavori del Concistoro del cardinale tedesco Walter Kasper (elogiato da papa Francesco per la "serenità" del suo approccio) ha suscitato diverse questioni soprattutto sul tema dei divorziati risposati e della nullità delle nozze. Il Papa ha chiesto una "riflessione profonda" in attesa del Sinodo di ottobre.

Per le risposte bisognerà attendere il Sinodo di ottobre. Ora è il tempo del discernimento e della preghiera. Non a caso, ad aprire i lavori del Concistoro straordinario sulla famiglia papa Francesco ha voluto il teologo tedesco Walter Kasper, Presidente emerito del Pontificio Consiglio per l’Unità dei Cristiani. Il porporato nella sua relazione introduttiva ha posto molte domande senza dare risposte. Era quello che gli aveva chiesto il Pontefice il quale, giovedì mattina, è intervenuto chiedendo una riflessione «profonda» su questi temi che non scada però nella «casistica»: «La famiglia», ha detto, «oggi è disprezzata, è maltrattata, e quello che ci è chiesto è di riconoscere quanto è bello, vero e buono formare una famiglia, essere famiglia oggi; quanto è indispensabile questo per la vita del mondo, per il futuro dell’umanità. Ci viene chiesto di mettere in evidenza il luminoso piano di Dio sulla famiglia e aiutare i coniugi a viverlo con gioia nella loro esistenza, accompagnandoli in tante difficoltà e anche con una pastorale intelligente, coraggiosa e piena d’amore».

Da un lato, quindi, la bellezza dell’esperienza familiare, come dimensione essenziale dell’avventura umana, e dall’altro le ferite di chi ha alle spalle un matrimonio fallito e vorrebbe riaccostarsi ai sacramenti e vivere in piena comunione con la Chiesa la propria fede. Kasper, nella sua relazione, ha evidenziato la necessità di un discernimento che significa anzitutto «capire che ci sono situazioni diversificate», «regole generali ma anche situazioni concrete».

Nel passaggio sui divorziati risposati, ad esempio, Kasper ha evidenziato che essi adesso possono ricevere la comunione spirituale e non quella sacramentale: lo hanno affermato sia la Congregazione per la dottrina della fede, sia Benedetto XVI durante l'incontro mondiale della famiglie a Milano. Ma chi riceve la comunione spirituale è considerato in intima unione con Cristo e la Chiesa, perché allora non può accedere anche a quella sacramentale?

Tra le relazioni del Papa e la relazione del cardinale Kasper, ha osservato il portavoce vaticano padre Federico Lombardi, si è notata molta «sintonia, nella impostazione di guardare con realismo, vedendo con profondità l'inserimento nel piano di Dio e tutto ciò che di bello nella famiglia, con una prospettiva ampia, fondata teologicamente che arriva a vedere anche i problemi della pastorale, ma non parte focalizzata e ristretta su questi problemi».

Lo stesso Kasper, d’altra parte, ha ricevuto venerdì mattina i complimenti dal Papa: «Ieri, prima di dormire, ma non per addormentarmi ho letto e riletto il lavoro del cardinale Kasper. Vorrei ringraziarlo perché ho trovato profonda teologia, anche un pensiero sereno nella teologia. È piacevole leggere teologia serena. E ho trovato quello che Sant’Ignazio ci diceva, quel sensus ecclesiae, l’amore alla Madre Chiesa, lì. Mi ha fatto bene e mi è venuta un’idea, ma mi scusi eminenza se la faccio vergognare, ma l’idea è: questo si chiama fare teologia in ginocchio. Grazie. Grazie».

Occorre, dunque, trovare una terza via tra rigorismo e lassismo, tra fedeltà e misericordia, una pastorale che tenga conto dell’impulso del Papa e dei profondi mutamenti sociali dovuti alla secolarizzazione. Al centro, come ha specificato padre Lombardi, «non c’è una messa in discussione della dottrina della Chiesa ma una riflessione nuova a partire dal Vangelo sulla famiglia nell’ordine della creazione e della redenzione, con uno sguardo attento anche ai problemi della pastorale di oggi».

Insomma, il realismo è la cifra distintiva della discussione tra i porporati che è stata molto ampia (43, in totale, gli interventi dei cardinali) e serena con, ha detto ancora Lombardi, «una serie di interventi attenta dal punto di vista giuridico, canonico, sui problemi delle procedure sulla nullità, su come migliorare, semplificare, riprendere in considerazione questo ambito».    

 
 
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