Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
giovedì 24 aprile 2025
 
 

Concordia: che cosa spetta ai naufraghi

18/01/2012  Ecco a quanto dovrebbero ammontare i risarcimenti al di là del procedimento penale

Per chi è tornato a casa, ancora impaurito, ma con un sospiro di sollievo, è l’ora di chiedere il risarcimento. Come in tutti i casi, anche meno gravi, di viaggi finiti male i passeggeri hanno diritto al pagamento dei danni e, nel caso della Costa Concordia, questo si associa al diritto di costituzione di parte civile nel procedimento penale. Le associazioni dei consumatori si sono già attivate e non è escluso il ricorso alla class action. Probabilmente, sugli aspetti che non riguardano il procedimento penale, Costa Crociere aprirà un tavolo di conciliazione per risarcire i danni subiti: difficili quantificarli, così come è difficile valutare a quanto ammonta il valore dei beni lasciati da ciascuno sulla nave. Quando non è quantificabile, la convenzione di Atene prevede un risarcimento forfetario di circa 2.700 euro. Ma nel caso della Concordia è ancora tutto da vedere. Intanto Confconsumatori dà alcuni suggerimenti.


Per coloro che vogliono formulare richiesta civile di risarcimento, si consiglia di mandare una raccomandata con ricevuta di ritorno entro dieci giorni lavorativi dall'evento a Costa Crociere. Dal sito www.confconsumatori.it è possibile scaricare copia di uno schema di lettera. In realtà il termine di dieci giorni per l'invio della raccomandata (previsto dal regolamento Costa) non è perentorio, come dimostra l'art. 49 del Codice del Turismo, e come sottolineato dalla Corte di Cassazione con una sentenza del 2011 che ha confermato che il mancato invio della lettera di reclamo entro dieci giorni non può costituire decadenza del diritto al risarcimento del danno. In ogni caso, per evitare infondate eccezioni, le associazioni è meglio spedire la lettera raccomandata a/r rispettando il predetto termine di dieci giorni.

Per quanto riguarda l'entità delle somme che si possono richiedere, il passeggero ha diritto al risarcimento dei danni subiti sotto un duplice aspetto: alla persona e alle cose. È pertanto dovuto il risarcimento per la distruzione o smarrimento di tutti i beni personali, che i turisti portavano appresso nel viaggio. Tra questi vi sono anche denaro, gioielli e documenti personali. Perciò è opportuno redigere un apposito elenco. I turisti che hanno dovuto far fronte autonomamente a tutte le spese necessarie per rientrare nelle proprie residenze, hanno diritto al loro rimbors. Comunque si ha il diritto ad essere risarciti di tutti i danni di natura patrimoniale che si possono dimostrare. Infine, ogni passeggero avrà diritto al rimborso delle somme corrisposte per partecipare alla crociera. È importante conservare il contratto di viaggio e qualsiasi altro documento ad esso collegato, nonché le ricevute di tutte le spese che sono state effettuate a qualsiasi titolo.

Per quanto riguarda il danno alla persona, nel caso in cui il passeggero abbia subito delle lesioni personali, ad esempio restando infortunato durante le operazioni di salvataggio, ha diritto ad aver risarciti i relativi danni alla salute. Tutti i passeggeri, a prescindere dagli eventuali danni alla salute subiti, hanno diritto al risarcimento dei danni morali e a quelli da vacanza rovinata.

Segui il Giubileo 2025 con Famiglia Cristiana
 
 
Pubblicità
Edicola San Paolo