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martedì 17 settembre 2024
 
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Conferenza sul clima, tre libri e due film per capire

30/11/2015  Fenomeni estremi, flussi migratori, mancanza d'acqua, temperature insostenibili, agricoltura in pericolo: gli esperti spiegano qual è la vera posta in palio della conferenza sul clima di Parigi.

Quando si parla di una conferenza internazionale, come quella in corso sul clima, c'è il rischio di immaginare incontri inconcludenti su questioni fumose, lontane dalla vita quotidiana. Niente di più falso in questa occasione, nella quale a essere in gioco è niente di meno che il futuro del pianeta, la disponibilità e la distribuzione dell'acqua, la possibilità di produrre il cibo necessario, i flussi migratori, l'abitabilità della terra...

Per cogliere qual è la vera posta in gioco, conviene documentarsi, affidandosi agli esperti della questione. Ecco alcuni suggerimenti. 

Si può partire dal film documentario Chasing Ice di Jeff Orlowski (Feltrinelli): a spiegarci che il riscaldamento globale non è una teoria complottista di scienziati hippie non è il documentario, non il suo protagonista – il fotografo James Balog – ma i ghiacciai. Nonostante le intemperie meteorologiche e le insidie naturali, James Balog e i suoi collaboratori riescono nell’impresa di installare decine di macchine fotografiche in Montana, Alaska, Islanda, Groenlandia. Incorrono in problemi tecnici e fisici, che minano la loro stessa salute, ma riescono a produrre migliaia di frame fotografici che, montati a dovere, creano una serie di cortometraggi che documentano la veloce scomparsa dei ghiacciai.

In concomitanza con il vertice internazionale sull’ambiente COP21 a Parigi, esce anche in Italia al cinema l’atteso film documentario tratto dal libro di Naomi Klein, Una rivoluzione ci salverà.  Girato in nove paesi e cinque continenti diversi nel corso di quattro anni, è un tentativo epico per reinventare la grande sfida che il cambiamento climatico rappresenta. Il film è composto da sette ritratti di comunità in prima linea nella lotta al surriscaldamento del pianeta, dal Canada alla Cina, dalla Grecia all’India e oltre. Queste storie si intrecciano alla narrazione di Naomi Klein che traccia i nessi tra il surriscaldamento planetario e il vigente sistema economico. Diretto dal regista Avi Lewis e prodotto tra gli altri da Alfonso Cuarón, il filmsarà distribuito mercoledì 2 dicembre in 51 sale italiane.

La temperatura media globale è in crescita ormai da più di cent’anni. Con sempre maggiore frequenza eventi estremi come uragani, piogge torrenziali o siccità prolungate rovesciano sul nostro habitat e le nostre vite i loro effetti disastrosi. Al pari della disoccupazione e delle crisi monetarie internazionali, il cambiamento climatico è uno dei grandi problemi economici (oltre che etici) da fronteggiare. Possiamo ancora farlo? La direzione giusta – indicano Carlo Carraro e Alessandra Mazzai in Il clima che cambia (il Mulino) – è quella dello sviluppo sostenibile: una strada che, agendo con urgenza, è ancora possibile percorrere.

Dieci anni dopo il bestseller I signori del clima, Tim Flannery, scienziato e scrittore, in Una speranza nell'aria (Corbaccio) fa il punto sui cambiamenti climatici e su cosa può fare l’uomo per salvare se stesso e la Terra. In tutte le parti del mondo la gente affronta le conseguenze di un clima profondamente mutato, che comporta tempeste e uragani sempre più frequenti, incendi, alluvioni e siccità. Per alcune popolazioni è già diventata una questione di sopravvivenza. Basandosi sugli studi più recenti, Flannery fotografa con lucidità la situazione attuale, analizza le cause del riscaldamento globale e delinea un futuro in cui l’uomo non sarà più dipendente dall’energia fornita dai combustibili fossili, ma svilupperà al meglio le tecnologie già esistenti per produrre energie rinnovabili. Dalla possibilità di immagazzinare in modo sicuro l’anidride carbonica in Antartide o sul fondo degli oceani alla produzione di biocarburanti, Tim Flannery non parla di fantascienza, ma di un futuro possibile e, soprattutto, dell’unico futuro in cui potremo sopravvivere su un pianeta in armonia con tutte le forme viventi.

Francesca Santolini con il libro Un nuovo clima (Edizioni Rubbettino) presenta, per la prima volta, la fotografia aggiornata e completa dell’Italia che fa sistema nella lotta ai cambiamenti climatici, con il quadro dei rischi, delle azioni e delle opportunità facendo parlare tutti i protagonisti di quella che dovrà essere la madre di tutte le battaglie. Il libro raccoglie dati e interventi degli Stati Generali sui cambiamenti climatici organizzati dal Governo nel giugno 2015.

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