(Foto Ansa: una strada del centro di Milano quasi deserta)
Il pensiero è sempre rivolto alle vittime dell'epidemia e ai loro familiari. Ma oggi c'è un dato che ci incoraggia: 1.434 guariti, un numero record finora. Lo ha ricordato all'inizio della conferenza stampa di questa sera Il primo ministro Giuseppe Conte. «Oggi vogliamo dare il segno della presenza concreta dello Stato: lo Stato c’è, ci sono tanti cittadini in difficoltà. Siamo consapevoli che ci sono tante persone che soffrono», ha detto il premier. Si tratta di sofferenze psicologiche, per un isolamento in casa al quale non eravamo abituati. Ma anche sofferenze materiali, quelle delle tante persone che cominciano ad avere problemi a fare la spesa e accusano difficoltà economico-sociali.
Per far fronte ai problemi dei cittadini e delle famiglie, «i sindaci sono le nostre prime sentinelle, le prime antenne, per quanto riguarda le comunità locali, le necessità dei cittadini». Il premier e il ministro dell'Economia e delle finanze Roberto Gualtieri hanno annunciato nuove misure: un Dpcm che, non appena pubblicato, dispone l'erogazione immediata di 4 miliardi e 300 milioni a valere sul Fondo di solidarietà comunale (come anticipo del Fondo).
A questo provvedimento si aggiunge l'erogazione di 400 milioni con una ordinanza della Protezione civile come ulteriore anticipo per i Comuni da destinare alle persone in difficoltà economica. Questa somma sarà a dosposizione dei Comuni che individueranno i cittadini e le famiglie bisognose e potranno distruibuire i fondi nella forma dei buoni spesa o anche con l'erogazione diretta di generi alimentari e beni di prima necessità, contando sulla collaborazione dei servizi sociali e della rete delle organizzazione del terzo settore e del volontariato.
«Non vogliamo lasciare nessuno solo abbandonato a se stesso», ha sottolineato il primo ministro. «Siamo tutti sulla stessa barca. Dobbiamo aiutare chi è più in dificoltà. Deve nascere una catena di solidarietà». E ha aggiunto: «Facciamo appello alla grande distribuzione perché aggiungano uno sconto di 5-10% per chi acquista con i buoni spesa».
Conte ha inoltre spiegato che l'Inps insieme al ministro per il Lavoro e le politiche sociali Nunzia Catalfo stanno lavorando per «permettere a tutti i beneficiari della cassa integrazione di accedervi il prima possibile». Per quanto riguarda la data fissata al 3 aprile come termine delle misure anti-contagio, il premier ha dichiarato che non c'è una prospettiva di tornare alle normali attività didattiche. Ed è troppo presto per indicare una data per il ritorno alle attività produttive.