Il nuovo anno per la Pontificia Accademia Mariana Internazionale - guidata da Padre Stefano Cecchin si apre sotto l’insegna del nuovo Dipartimento di analisi, studio e monitoraggio dei fenomeni criminali e mafiosi, iniziativa che vede coinvolti la stessa istituzione pontificia e importanti figure della società civile e delle istituzioni. Il nuovo centro di studi, diretto da don Gian Matteo Roggio, ha ricevuto direttamente - lo scorso 15 agosto 2020, nella solennità dell'Assunzione - il plauso e l’incoraggiamento di papa Francesco. Il Pontefice aveva sottolineato, infatti, come “la devozione mariana è un patrimonio religioso-culturale da salvaguardare nella sua originaria purezza”. Già nel 2014, Papa Francesco si era scagliato contro le organizzazioni criminali. E lo aveva fatto nella diocesi calabrese di Cassano allo Ionio: “Coloro che nella loro vita seguono questa strada di male, come sono i mafiosi, non sono in comunione con Dio: sono scomunicati!”.
Il Dipartimento segue le vie tracciate dal pontefice. Così fa partire un interessantissimo percorso online che prevede l’approfondimento di fondamentali temi legati al crimine organizzato. Il percorso si districa in dodici corsi. I temi trattati sono molteplici: la religiosità dei mafiosi; la dimensione transnazionale e globale delle mafie, con riguardo anche all’interazione tra mafie autoctone e mafie straniere; ecomafia e disastro ambientale in termini naturali e sociali; terrorismo nazionale; violenza di genere e violenza intrafamiliare. Esponenti delle forze dell’ordine, magistrati e prefetti, docenti e volti del mondo ecclesiastico si alterneranno nelle diverse sezioni online per trattare, approfondire - di volta in volta - le tematiche che l’Accademia ha selezionato per fornire una panoramica esaustiva del fenomeno malavitoso. Tra prefetti, procuratori, giudici, vescovi e docenti universitari i docenti sono già circa cinquanta: è la prima volta che la Chiesa e lo Stato cooperano in questa maniera contro il crimine organizzato. Fra i vari nomi che hanno aderito all’iniziativa: don Luigi Ciotti, presidente di Libera; Antonio Ardituro della Direzione distrettuale antimafia di Napoli; Maria Vittoria De Simone, Procuratore aggiunto della Direzione nazionale antimafia e Antiterrorismo; Antonio Balsamo, Consigliere presso la rappresentanza dell’Onu; Lia Sava, procuratore generale di Caltanissetta; monsignor Francesco Milito Vescovo Diocesi di Oppido-Palmi e l’arcivescovo della diocesi di Catanzaro, monsignor Vincenzo Bertolone, presidente della Conferenza Episcopale Calabra.
Ma quali saranno gli obiettivi dei corsi? Acquisire - soprattutto - gli strumenti critici necessari alla comprensione delle organizzazioni malavitose, attraverso un’analisi fenomenologica grazie anche a dei seminari di approfondimento. Tutti i corsi saranno gratuiti. Gli utenti che vorranno registrarsi, dovranno iscriversi alla piattaforma online della Pontificia Università Antonianum (www.antonianum.eu/registrazione). Si potrà partecipare a più corsi, senza limite. Le lezioni saranno registrate e sarà possibile porre domande, chiedere spiegazioni, o richiedere materiale. Infatti, per ogni docente sarà attivata una casella di posta elettronica di riferimento.