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mercoledì 18 settembre 2024
 
 

G8 dei cardinali si riparte dal Concilio

02/10/2013  Nel primo giorno e mezzo di lavoro gli otto cardinali hanno affrontato il tema dell'ecclesiologia a partire dal Concilio. Le questioni organizzative vengono dopo.

Si parte dalla preghiera e dalla riflessione. Dopo la Messa a Santa Marta che il Papa anche oggi ha concelebrato con il Consiglio dei cardinali, il gruppo si riunisce poco distante dalla cappella. Dopo il primo incontro di ieri nella biblioteca privata della terza Loggia, il Consiglio, infatti, ha deciso di continuare i lavori laddove tutti i cardinali stanno alloggiando.

Non si perdono in chiacchiere, in questi giorni di intensa discussione, dalle 9 alle 12,30 e poi di nuovo dalle 16 alle 19. E partono dai fondamentali, dall'ecclesiologia, cioè dal ruolo e dalla funzione della Chiesa così come emersa dal Concilio Vaticano II. Solo in un secondo moment, alla luce di questa ecclesiologia, si ragionerà sugli strumenti di governo più idonei per attuarla. Nella prima riunione di ieri, come ha riferito il portavoce della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi, «dopo una breve introduzione del Papa si è lavorato in un clima di ampio respiro spirituale ed ecclesiologico. I punti di riflessione hanno riguardato la missione della Chiesa, il rapporto fra Chiesa universale e Chiese locali, la comunione e la partecipazione – collegialità, la Chiesa dei poveri, i laici nella Chiesa, il carattere di servizio di tutte le istituzioni ecclesiali e responsabilità di tutti per il bene comune...».


Ognuno dei partecipanti ha presentato una sintesi dei suggerimenti raccolti e ha portato dei documenti. Si è fatto poi come «un censimento, una classificazione dei grandi temi da affrontare». I cardinali, che non sono delegati dei loro continenti, anche se scelti dal Papa in modo da essere rappresentativi di ogni angolo della terra, hanno lavorato in un clima sereno e aperto. Affrontando, nel pomeriggio di ieri, il tema del Sinodo che sta particolarmente a cuore al Papa. «Si è data priorità a questo tema», ha spiegato padre Lombardi, «sia per la sua importanza per la partecipazione dell’episcopato, sia per l’urgenza di avviare la preparazione del prossimo Sinodo». Ai lavori del pomeriggio è stato presente il segretario stesso del Sinodo, monsignor Lorenzo Baldisseri. In particolare si è parlato delle nuove modalità per realizzare il Sinodo (straordinario e ordinario) e di come migliorare il regolamento. Già negli ultimi Sinodi diversi vescovi avevano lamentato un ruolo non abbastanza incisivo dell'istituto auspicandone una maggiore valorizzazione.

Per quanto riguarda il tema del prossimo Sinodo è ancora da decidere, ma papa Francesco ha accennato a un tema “antropologico”, che tratti della persona umana e della famiglia alla luce del Vangelo. Il Consiglio dei cardinali ha poi discusso su come affrontare e a chi affidare lo studio dei temi della pastorale familiare e matrimoniale.
Solo stamattina si è entrati nel vivo del tema della riforma della curia, sempre alla luce della sua finalità di servizio per la Chiesa universale. «La questione è complessa e articolata e riguarda il rapporto dei dicasteri con il Papa, il loro coordinamento, la funzione della Segreteria di Stato... Questioni delicate sulle quali sono pervenuti molti suggerimenti e che dunque richiederanno dunque una riflessione prolungata», ha concluso padre Lombardi, chiarendo che non si è ancora discusso di temi legati alle finanze vaticane e ai relativi istituti e che è probabile che non lo si farà in questa prima sessione di lavoro.

 
 
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