Adottando, in ogni caso, il principio di massima cautela, il Comitato tecnico scientifico ha aggiornato i tempi per il ritorno tempestivo dei soggetti asintomatici o con contatti con positivi alla vita di relazione.
Il Cts ha, innanzitutto chiesto il coinvolgimento dei medici di base e dei pediatri per effettuare i tamponi e rendere dunque sostenibile il sistema diagnostico complessivo.
La quarantena viene così ridefinita:
nei casi positivi asintomatici, con diagnosi: confermata da test molecolare positivo, l'isolamento è di dieci giorni se il tampone molecolare, al termine del periodo è negativo
Nei casi positivi sintomatici con diagnosi: confermata da test molecolare positivo, l'isolamento è di almeno 10 giorni (dei quali obbligatoriamente gli ultimi 3 in completa assenza di sintomi). Al termine della quarantena è necessario il tampone molecolare negativo
Nei casi di positivi asintomatici che non si negativizzano dopo 21 giorni, con test positivi effettuati al decino e al diciassettesimo giorno, l'isolamento si interrompe comunque al ventunesimo giorno perché le evidenze disponibili non documentano alcun caso di presenza di virus capace di replicarsi.
Per i contatti stretti l'isolamento fiduciario si interrompe dopo dieci giorni se si ha il tapone antigenico o molecolare negativo.