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lunedì 07 ottobre 2024
 
 

Coppie conviventi, il Papa: accoglienza

17/09/2013  Jorge Mario Bergoglio raccomanda ai sacerdoti «accoglienza» nei confronti delle persone che hanno visto naufragare il proprio matrimonio. Dei problemi che minano il matrimonio si occuperà la commissione degli otto cardinali e, in un prossimo futuro, anche il Sinodo dei vescovi. Occorre tentare strade coraggiosamente creative.

La riunione della commissione di otto cardinali con papa Francesco, che si svolgerà in Vaticano dall'1 al 3 ottobre, non si occuperà solo di revisione della Curia romana. Tratterà invece sicuramente delle questioni riguardanti la nullità matrimoniale. Un tema di cui si parlerà anche nel prossimo Sinodo dei vescovi. Lo ha detto lo stesso Pontefice il 16 settembre incontrando nella basilica di San Giovanni in Laterano i sacerdoti della diocesi di Roma, ai quali, tra le altre cose, ha raccomandato anche «accoglienza» verso le coppie conviventi. Il tema della famiglia, della pastorale ad essa dedicata, come pure delle situazioni particolari tra cui i matrimoni falliti e le seconde unioni, sta emergendo come uno di quelli che stanno a cuore a papa Bergoglio, che ai vescovi ha dato indicazione di farne l'oggetto di discussione in una specifica assemblea sinodale. L'argomento è stato trattato anche in conclusione del dialogo tra il Papa e i sacerdoti della sua diocesi, durato circa due ore e mezza anche con domande e risposte.

Soffermandosi sul tema della famiglia, e in particolare della delicata questione della nullità dei matrimoni e delle seconde unioni, il Pontefice ha rammentato come questo fosse un problema che il suo predecessore Benedetto XVI «aveva a cuore». Tra l'altro, per Bergoglio, parlando di divorziati e risposati, «il problema non si può ridurre soltanto» se si possa «fare la comunione o no, perchè chi lo pone soltanto in quei termini non capisce qual è il vero problema». Il Papa ha ribadito che si tratta di «un problema grave», «di responsabilità della Chiesa nei riguardi delle famiglie che vivono questa situazione». La Chiesa, ha affermato ancora papa Francesco, «in questo momento deve fare qualcosa per risolvere i problemi delle nullità matrimoniali».

Il Pontefice ha reso noto che ci sono proposte, studi e approfondimenti in corso. E del tema, ha detto riprendendo quanto già accennato durante il volo da Rio, parlerà con il gruppo degli otto cardinali che si riuniranno all'inizio di ottobre in Vaticano. E ancora, ha aggiunto il Pontefice, se ne discuterà nel prossimo Sinodo dei vescovi sul «rapporto antropologico» del Vangelo con la persona e la famiglia, in modo che collegialmente si studi la questione. «Questa - ha rimarcato Bergoglio - è una vera periferia esistenziale». A conferma di quanto l'aspetto sia centrale nella sua attenzione pastorale, al pari di quelli del disagio sociale, dell'emarginazione, della povertà. Rispondendo alle domande dei sacerdoti, il Papa ha anche raccomandato che le parrocchie devono essere sempre aperte e accoglienti, mentre è importante cercare nuove vie, adatte e adeguate alle persone a cui ci si rivolge.

«Accoglienza cordiale» è stata una parola su cui il Papa ha molto insistito. «I fedeli si sentano a casa», ha sottolineato. Un'accoglienza che deve riguardare anche le coppie conviventi, verso le quali, comunque, essa va esercitata «nella verità». Insomma, l'atteggiamento dev'essere quello di saper dire la verità senza lasciare mai sole le persone in difficoltà, perchè «la verità di Dio va sempre di pari passo con l'accompagnamento personale». Quella di papa Francesco si conferma sempre più una Chiesa che non esclude nessuno - in una precedente occasione Bergoglio aveva esortato i parroci a non essere «doganieri della fede» - ma che accoglie anche chi si trova in situazioni problematiche, o comunque che cerca le soluzioni per farlo, siano essi persone conviventi o divorziate e risposate.

 
 
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