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sabato 21 giugno 2025
 
emergenza Covid-19
 

Coronavirus: non si arresta il contagio

07/03/2020  Nuove norme per contrastare l'avanzata del virus. Stop all'attività giudiziaria, potenziamento del servizio sanitario nazionale ed espropri di alberghi e immobili per gestire la quarantena.

«Dobbiamo essere più veloci del virus». Lo dicono in tanti mentre il Consiglio dei ministri vara nuove misure per arrestare il contagio. I dati dicono che l’epidemia si va estendendo, soprattutto in Lombardia, tanto che allo studio si era affacciata anche l’ipotesi di un commissariamento per le regioni inadempienti rispetto alle misure già varate. Se il commissariamento non ci sarà, ci sono però norme più stringenti per contrastare il coronavirus. Innanzitutto nei tribunali dove sopravvivono solo i processi d’urgenza mentre viene stoppata l’attività dei tribunali per i prossimi 15 giorni. Inoltre, fino al 31 maggio 2020, i capi degli uffici giudiziari o, in alternativa, i presidenti titolari di sezione del Consiglio di Stato, il presidente del Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione siciliana e i presidenti dei tribunali amministrativi regionali e delle relative sezioni staccate, di concerto con l’e autorità sanitarie e gli ordini degli avvocati predispongono le misure organizzative per evitare assembramenti e contatti ravvicinati con le persone.

Potenziato il servizio sanitario con l’assunzione di medici specializzandi, il richiamo di medici in pensione e incremento delle ore della specialistica ambulatoriale e con l’acquisto di nuovi macchinari.
Il comunicato del Governo specifica che  «si interviene in materia di: -potenziamento dell’Istituto superiore di sanità; potenziamento delle reti di assistenza territoriale; -istituzione di aree sanitarie temporanee; assistenza a persone e alunni con disabilità; disposizioni per garantire l’utilizzo di dispositivi medici per ossigenoterapia; misure di semplificazione per l’acquisto di dispositivi medici».

Allo studio, oltre alla possibilità di ampliare le zone rosse coinvolgendo gran parte se non tutta la Lombardia,  anche il potere per la Protezione civile di requisire alberghi e immobili ove necessario per gestire le persone in quarantena. La protezione civile potrà, inoltre, requisire ed espropriare materiale sanitario per assicurare agli ospedali le forniture adeguate a gestire i contagi e i posti letto "specializzati" necessari a ricoverare i malati. In arrivo cinquemila impianti di ventilazione assistita, che saranno acquistati dalla Protezione civile attraverso la Consip con procedure rapide e semplificate.

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