Una famiglia che ha sempre creduto in lei e che l’ha spronata in ogni campo, a scuola e in palestra. E un motto, che è anche diventato il titolo del libro che Nicole Orlando ha scritto con la giornalista sportiva Alessia Cruciani: Vietato dire che non ce la faccio (Edizioni Piemme). Affetta dalla sindrome di down, Nicole nasce e vive a Biella 22 anni fa, un fratello maggiore di quattro anni, e poi una sorella minore. Il libro, raccontato in prima persona, rievoca tutta la sua vita: dopo l’iniziale disorientamento dei genitori quando alla nascita ricevono la diagnosi, si rivolgono subito a un’ associazione che aiuta chi deve affrontare una vita controvento con figli. Perché così Nicole definisce la sua condizione: semplicemente dover fare un po’ di fatica in più per andare “controvento”. Fatica che è però anche entusiasmo, allegria, voglia di vivere, di lanciarsi in continue nuove imprese.
Nicole Orlando nel salto in lungo durante i Trisome Games 2016 in corso a Firenze, 17 luglio 2016.
Così a scuola, affiancata dalle insegnanti di sostegno, sta al passo con
gli altri ragazzi, con un piano di studio personalizzato che prevede
che comunque segua tutte le materie e che si iscriva addirittura al
liceo, anche se con la matematica non riesce proprio ad andare
d’accordo. Ma è dallo sport che arrivano le maggiori soddisfazioni:
va in piscina, gioca a ping pong, a golf, fa danza, ginnastica, basket e
atletica. Con il nuoto e con l’atletica arrivano anche le gare e le
medaglie, all’interno della Fisdir,
Federazione Italiana Sport Disabilità Intellettiva e Relazionale. Fino a conquistare nel
2015 ai mondiali di atletica del Sudafrica per atleti con sindrome di
Down quattro medaglie d’oro e una d’argento ed essere menzionata nel
discorso di fine anno la presidente della Repubblica Mattarella come un
esempio di volontà e tenacia. Arrivano gli inviti alle trasmissioni
televisive, e la proposta di partecipare a Ballando con le stelle,
lo show per mezzo del quale entra nelle case di tutti gli italiani, e
si fa valere per l’agilità, la grazia e la simpatia, arrivando
addirittura in finale e contribuendo a rompere il tabù che vede i
ragazzi come lei relegati a ruoli marginali nella vita.
Una lettura briosa, impregnata dell’ironia di Nicole, della sua grinta, e del suo ottimismo. Una lezione per tutti.