Come hanno vissuto questo 2020 gli italiani sparsi per il mondo? Lo racconta Aria, la docuserie disponibile da stasera su Rai Play, articolata in 6 puntate da 25 minuti. Dalla Cina al Kenya, dal Brasile alla Francia (ma anche dall’Italia), nostri concittadini dal momento dell'esplosione della prima ondata hanno documentato quanto hanno vissuto grazie a smartphone, videocamere, mezzi di ripresa improvvisati. Donne e uomini comuni, ma speciali, ciascuno a modo suo, individuati dagli autori, Andrea Porporati, Costanza Quatriglio e Daniele Vicari, per la loro unicità. Sono tutte storie vere e nessuna è ancora terminata. Come ha spiegato la direttrice di Rai Play Elena Capparelli «è un racconto che non ha nessuna notizia eclatante, ma è un’immersione profonda nella vita delle persone». Un racconto commovente, divertente, dove non manca mai la fiducia verso il futuro.
I proventi della docuserie saranno devoluti all'Istituto Nazionale Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani.
Ecco allora i protagonisti di Aria:
Greta Pesce, studentessa italiana in Cina, mostra cosa le è successo fin da gennaio, quando nessuno immaginava che il Covid sarebbe arrivato anche da noi.
Famiglia Santonicola: Gerardo Santonicola e sua moglie Marta Ribeiro, bloccati in Brasile con il loro bambino.
Daniele Sciuto e sua moglie Yasmin Genovese: lui medico, lei ostetrica in Kenya, e loro figlio.
Angelo Patti, clown. In un circo bloccato in una piazza di Caltanissetta.
Simona Spinoglio, counselor di Casale Monferrato.
Sibilla, Diana, Giulia e Francesco Nozzoli, una famiglia divisa dalla pandemia tra Trento e Roma.
Cristina Palma, volontaria della Croce Rossa Italiana.
Costanza Savaia, giornalista ed attivista, chiusa volontariamente in camera da prima del lockdown a causa delle sue condizioni di salute a Savona
Carlotta Zanlari e Fabio Caccin, equipaggio della Sea Shepherd, organizzazione che si batte per la difesa dei mari.
Margherita Carlini, sportello antiviolenza, Recanati.
Pasquale Cirillo, ristoratore.
Lorenzo Baselice, Sarah Di Lorenzo, Sofia Esposito: ragazzi dello 081 – Laboratorio di mutuo soccorso a Napoli.
Romano e Martina Ceschini, padre e figlia gestori del Rifugio “Ai Caduti dell’Adamello” a 3040 metri di quota.
Marcella Bouché, che ha vissuto la guerra da bambina e la confronta con la pandemia.