«Un'infermiera specializzata, empatica, una donna che tutti noi vorremo incontrare in ospedale, io per prima, e che sa farci con i bambini». Così Anna Valle presenta il suo personaggio protagonista di "Lea un nuovo giorno", la nuova fiction in onda in prima serata su Rai1 per quattro appuntamenti da martedì 8 febbraio alle ore 21.25 con la regia di Isabella Leoni.
LA TRAMA
Lea è un'infermiera specializzata che, dopo un periodo di aspettativa, riprende servizio nel reparto di pediatria dell’ospedale di Ferrara. Ha dovuto affrontare un grande dolore perché, dopo la perdita del suo bambino all’ottavo mese di gravidanza e la fine suo matrimonio, la sua vita è andata in pezzi. Nonostante il forte desiderio di maternità e la consapevolezza di non poter più avere figli, Lea è decisa a ricominciare, partendo proprio dal suo lavoro e dai piccoli pazienti che accudisce con amore e che diventano per lei come una famiglia. Nel reparto di pediatria viene accolta con affetto dalle altre infermiere: Rosa, la sua migliore amica che è sempre pronta ad aiutare tutti e che la ospita nel suo casale; Favilla, all’apparenza cinica ma con un cuore grande; Olga, allegra e sempre in cerca dell’uomo giusto; Michela, tirocinante di origini nigeriane che ha colpito il cuore di Pietro, giovane e promettente pediatra. Lea dovrà confrontarsi con l’ex marito Marco, diventato primario del reparto di pediatria, e con la sua ex amica Anna, ginecologa dell’ospedale e nuova compagna di Marco. Se lavorare al fianco di Marco è un ricordo costante di ciò che è stato e che sarebbe potuto essere, il futuro di Lea potrebbe avere le sembianze di Arturo, un affascinante musicista, padre di una piccola paziente, con il quale nascerà un rapporto speciale.
LE DICHIARAZIONI DEI PROTAGONISTI
ANNA VALLE: "Emotivamente è stato pesante interpretare questo ruolo perché si tende ad allontanare il dolore. Lea trova la forza di affrontare tutto anche grazie le amicizie che trova sul lavoro. Per questo ruolo mi sono preparata con l'aiuto di due infermiere che mi hanno spiegato come utilizzare gli strumenti".
GIORGIO PASOTTI: "Ho realizzato il mio sogno di interpretare un medico in una fiction, dopo aver preso la laurea in medicina. Mentre giravo ho pensato che quella poteva essere la mia vita". Una serie che non tratta di pandemia ma è dedicata a tutti gli operatori della sanità che tanto hanno fatto in questi anni difficili. Pasotti aggiunge: "Io sono originario di Bergamo, ho perso parenti e amici. Una delle mie zie è tra quelle trasportate dai camion che abbiamo tutti visto sfilare. E il padre di uno dei miei più cari amici è tra i medici che poi è morto".