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martedì 13 maggio 2025
 
 

Quando dimentichiamo le cose?

21/11/2011  Una ricerca di psicologia sperimentale dimostra che certe nostre dimenticanze non dipendono solo da noi ma anche da alcune circostanze esterne, come l'oltrepassare una porta.

Talvolta partiamo decisi da un locale della casa verso un altro, ma una volta arrivati lì ci accorgiamo che non abbiamo la più pallida idea del motivo per cui ci eravamo mossi, e perché ci troviamo lì. Evento che ci procura stupore e magari anche qualche timore per la tenuta della nostra memoria. Alzi la mano chi non ha mai sperimentato questa strana sensazione!
Ora, un gruppo di ricerca in psicologia sperimentale dell’Università Notre Dame (Indiana, Stati Uniti) ha cercato di capire meglio cosa succede in quei momenti alla nostra memoria. I risultati sono stati pubblicati in questi giorni sul Quarterly Journal of Experimental Psychology.
La prima fase dello studio è stata realizzata in un ambiente virtuale:  alcuni volontari (studenti universitari) sono stati sottoposti ad esercizi di memoria attraversando un locale, entrando in un altro, portando con sé oppure lasciando dietro di sé degli oggetti, sempre comunque attraversando porte. Nella seconda fase,  i volontari  si sono mossi in un unico locale, scegliendo un oggetto posto su un  tavolo e scambiandolo con oggetti posti su un tavolo diverso, ma sempre nello stesso ambiente e senza varcare porte. Infine, nella terza fase la sperimentazione è stata replicata in spazi reali.

I ricercatori hanno costatato che le persone dimenticano maggiormente il loro compito se c’è una soglia da varcare: passare attraverso una porta è l’atto che determina la differenza di memoria. Sembra questo, infatti, il momento in cui diminuisce l’abilità di ritrovare pensieri e decisioni prese in spazi precedenti.

Entrare o uscire da uno spazio è un momento limite nella mente, un momento che separa episodi di attività da altri. La nostra mente tende ad organizzarsi in compartimenti,  o se vogliamo a dividere  il materiale in files.
Lo studio conferma, come già si pensava, che la capacità di decisione è legata all’ambiente dove è stata presa, che i fattori ambientali influiscono sulla memoria e che le informazioni immagazzinate nella memoria sono più facilmente ritrovabili se si resta o si ritorna nello stesso contesto.  



 

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