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giovedì 10 ottobre 2024
 
Ragazzi e letture
 

«Mia figlia legge solo storie tristi e dure, devo preoccuparmi?»

21/01/2022  Camilla è una ragazza sveglia che ama leggere tanti libri, ma i suoi genitori sono preoccupati perché predilige libri di argomento oscuro e malinconico. Loro vorebbero si appassionasse anche a tematiche più positive: ecco cosa consigliamo

Camilla ha 13 anni e da sempre legge molto, una passione che ci rende orgogliosi visto che in casa nostra i libri non sono mai mancati. Anzi non sappiamo più dove metterli! Ma quel che ci preoccupa un po’ è la sua preferenza per storie tristi e dure, di soprusi, ingiustizie, guerre... Noi vorremmo che godesse anche delle vicende di inventori e scienziati e di racconti di fantasia... EZIO

— Caro Ezio,ti risponderei con una frase rubata a Peter Sis, un autore nato in Cecoslovacchia e poi fuggito negli Stati Uniti, che in un albo toccante racconta la storia di Nick e Vera (Rizzoli), cioè del giovane inglese Nichols Winton che nel 1939 salvò dai nazisti la vita di 669 bambini e di Vera Gissing (nella foto, il lager di Auschwitz), una di loro. «Ero sempre a caccia di avventurieri famosi, esploratori, inventori, sognatori, ma non avevo mai fatto davvero attenzione agli eroi silenziosi e riluttanti». Come Winton, appunto, «che aveva visto qualcosa di sbagliato e aveva cercato di rimediare».

Ecco, credo che sia accaduto così anche a Camilla, che amerà questo libro dalle illustrazioni graficamente ricercate, perché la bellezza accompagna anche le storie tristi, mettendone in luce i semi della speranza. Camilla lo constaterà anche sfogliando Dopo la notte (Einaudi Ragazzi) di Uri Shulevitz, che racconta con testi, foto personali e illustrazioni in stile impressionista la fuga della sua famiglia da Varsavia nel 1939 per sfuggire alla persecuzione nazista, come riuscirono a fare migliaia di altri ebrei dall’Ungheria grazie a Giorgio Perlasca, fatto rivivere con passione da Sara Rattaro nel libro I miracoli esistono (Mondadori).

La scrittura empatica, il tono e le parole adatte ai ragazzi, imprescindibili per non comunicare quel Male assoluto, che tu dimostri di temere, sono doni che solo alcuni hanno. David Almond, famoso per il suo Skellig, è senza dubbio uno di loro: con La guerra è finita (Salani) conduce i lettori accanto a due coetanei, l’uno inglese figlio di un soldato sul fronte francese e l’altro tedesco, uniti dal coraggio di sperare in un mondo migliore anche durante la Prima guerra mondiale. Nel medesimo periodo storico, infine, si svolge La guerra delle farfalle(Giunti) di Hilary McKay, la storia di Clarry, in attesa del ritorno dal fronte del fratello e del suo amico, ma capace di guardare al futuro nonostante tutto.

Forse sarai deluso dalla risposta, ma è proprio questo aspetto, il buono e il bello che nasce anche dai momenti tragici e distruttivi, che deve spingerci a cogliere le opportunità dei gusti attuali di Camilla.

 
 
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