Un trhiller storico avvincente tanto che già prima della presentazione ha dato vita ad un progetto cinematografico della casa di produzione calabrese "Tempi moderni" con la regia di Gianfranco Confessore. È il romanzo L'ombra di Michelangelo, edito da Pellegrini. L'autore, don Enzo Gabrieli, si propone di investigare e promuovere una pagina storica inedita e che riguarda alcune opere d'arte custodite nel Museo diocesano. Una in particolare è attribuita al grande artista Michelangelo Buonarroti sin dal 1700; attribuzione postuma ma supportata da documenti notarili proventi dalla corte del Vicerè di Napoli che ne confermano anche la donazione alla Cattedrale di Cosenza. L'autore ha costruito un racconto che va dal '500 ai nostri giorni per stimolare la fantasia e aprire nuove strade alla ricerca sulla preziosa statuina del Cristo alla Colonna ma con affondi ai tempi delle crociate. Un lavoro di cucitura che ha messo insieme una serie di fatti, eventi e personaggi reali che tiene il lettore in suspence fino alle ultime pagine di cronaca contemporanea.
La trama. Michelangelo riceve da un mercante veneziano un cono d’avorio con il quale realizza un Cristo alla colonna. Il prezioso oggetto viene trafugato e finisce in mano alla “Fratellanza dei Venti”, diventando così il testimonium di un impegno a difesa della fede cattolica oltre che delle arti. Dopo alterne vicende, nel 1766 l’opera viene donata al vicerè di Napoli Fernando Gioacchino Fajardo, quindi da questi trasferita al nobile cosentino don Antonio Caputi il quale, a sua volta, ne fa omaggio alla Congregazione dei Nobili di Cosenza, che opera presso la Cattedrale. La Confraternita custodirà il Cristo alla colonna fino a quando assieme ad un’opera di Angelo Rinaldi, discepolo del Maestro fiorentino, approderà nel Museo Diocesano della città bruzia. La statuetta sarà oggetto della ricerca di un docente inglese che proverà a entrarne in possesso per svelare un mistero legato al tempo delle Crociate e degli Ordini cavallereschi. Un avvincente romanzo-thriller che si snoda lungo cinque secoli di storia tra immagini suggestive e vibranti colpi di scena.
Il film. Basato sull'omonimo scritto di don Gabrieli, sceneggiato e diretto da Gianfranco Confessore e Marco Martire vede come attori protagonisti Francesco Bossio, Elena Presti e Carmelo Giordano nei panni dei personaggi antichi e contemporanei. La pellicla è prodotta da Tempi moderni e dal settimanale Parola di Vita per l’ottavo centenario della Cattedrale. Così come il romanzo, anche il film è ambientato tra Cosenza, Firenze, Roma e la Terra Santa.
Romanzo e film sono stati presentati nel corso di una serata evento svoltasi sabato 21 gennaio nella Cattedrale di Cosenza in occasione dell'ottavo centenario. Fra i promotori dell'evento la Cattedrale cosentina, l'Associazione 8Cento, il settimanale Parola di Vita. L'attività culturale ha ricevuto il patrocinio dell'Arcidiocesi e della Regione Calabria e di alcuni sponsor.