Il momento clou è domenica 23 febbraio: arrivano il Papa, il Presidente della Repubblica e il Capo del Governo. Bari è una città in fermento per “Mediterraneo, frontiera di pace”: si prepara ad accogliere - in quella giornata - oltre 50mila fedeli provenienti da ogni angolo della Puglia. La macchina organizzativa ha lavorato senza soste, mettendo a punto tutti i dettagli sotto il profilo della sicurezza, dei trasporti e della logistica per far sì che questo atteso avvenimento diventi una grande occasione di fratellanza e di pace. «Quella di domenica 23 è una giornata importante e significativa per la nostra comunità, per le persone che accoglieremo a braccia aperte», ha sottolineato il sindaco di Bari, Antonio Decaro. «E’ stato allestito un palco enorme nel centralissimo corso Vittorio Emanuele che ospiterà tutti i vescovi cattolici per la preghiera del Papa che sarà una preghiera profonda con i fedeli. La macchina organizzativa è pronta, anche dal punto di vista dei trasporti. Sarà una bella giornata, in cui avremo la possibilità di pregare per la pace alla presenza delle istituzioni più autorevoli del nostro Paese. Un incontro sinodale che ha valenza politica internazionale».
Sono più di 500 i volontari impegnati a garantire un efficiente servizio di assistenza e accoglienza. Oltre 13mila posti sono stati offerti in treno e bus dalle Ferrovie dello Stato sull’intero territorio pugliese mentre 100 dipendenti avranno il compito di presidiare le stazioni e assistere i viaggiatori dalle prime ore del mattino fino al pomeriggio. Per l'occasione saranno attivi 9 treni regionali delle FS, prima delle 7.30, che arriveranno a Bari Centrale (2 da Foggia, 2 da Barletta, 2 da Fasano, 1 da Brindisi e 2 da Taranto). Per il rientro, invece, a partire dalle 12.15 sono previsti 13 collegamenti regionali (3 per Foggia, 2 per Barletta, 2 per Fasano, 1 per Brindisi, 2 per Lecce e 3 per Taranto). Oltre 1.200 i posti offerti invece da Ferrovie del Sud-Est con 2 treni straordinari da Martina Franca e Putignano, oltre a 7 bus straordinari da Castellana Grotte, Manduria e Taranto.
Tra i punti “critici” sotto osservazione, c'è la stazione di Bari: il Gruppo Fs potrà contare su un centinaio di suoi dipendenti per gestire i flussi in uscita e in entrata dal piazzale di stazione alle banchine dei treni e verso i punti di sosta dei bus Fse, in collaborazione con 40 volontari della Protezione Civile formati ad hoc. Rete Ferroviaria Italiana e Ferrovie del Sud Est presidieranno anche le stazioni dell’hinterland barese e le principali fermate dei bus in città. Verranno impiegate 100 telecamere per vigilare sullo svolgimento della manifestazione, oltre a tiratori scelti e artificieri, forze dell'ordine in divisa e in borghese.
Almeno 700 gli agenti e i militari impegnati per garantire la sicurezza. In campo anche le unità cinofile, gli artificieri e i vigili del fuoco del Nucleo Batteriologico Chimico Radioattivo. Decretato il divieto di sorvolo della zona negli orari in cui saranno presenti il Papa e le altre autorità. La città vecchia e buona parte del centro sono state suddivise in zona gialla e rossa, quest'ultima a ridosso degli eventi religiosi che si svolgeranno davanti alla basilica di San Nicola e in piazza Libertà. Gli accessi saranno veicolati attraverso i varchi controllati con i metal detector e protetti da new jersey e transenne. «Il nostro territorio vuole accogliere il Santo Padre, i vescovi e i fedeli con la massima disponibilità», ha dichiarato il prefetto di Bari, Antonia Bellomo. «Per cui abbiamo predisposto tutte le misure di accoglienza nel rispetto di una cornice di sicurezza, necessaria in queste occasioni». La muraglia che circonda il borgo antico di Bari fin verso la basilica di San Nicola in occasione della visita del Papa sarà illuminata con i colori della pace.