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lunedì 16 settembre 2024
 
 

Così Bergoglio ridisegna la curia

30/09/2013  Concertazione e coesione. In nome di questi due principi, papa Francesco ha deciso di istituire un "consiglio di cardinali".

Una concertazione più ampia accresce la coesione e perfeziona la coerenza con gli orientamenti generali che ogni giorno Jorge Mario Bergoglio indica alla Chiesa in numerose occasioni a cominciare da quella omelia mattutina a Santa Marta che è stata la più clamorosa rivoluzione del pontificato.

Ma il Papa non vuole agire da solo come un global player e ha chiesto aiuto. Probabilmente ha già visto che la commissione di suoi consultori speciali istituita il 13 aprile in modo informale in questi mesi gli è servita e allora ha deciso di istituire un “Consiglio di Cardinali” con due funzioni: una più generale, cioè aiutarlo nel governo della Chiesa; e una più specifica e cioè studiare insieme una riforma della Curia romana e quindi la riscrittura della Costituzione “Pastor Bonus”, una sorta di Carta Costituzionale del governo centrale della Chiesa.

Significa che anche le strutture centrali devono adeguarsi al rinnovamento spirituale. Con la decisione di rendere praticamente stabile il Consiglio dei cardinali tuttavia Bergoglio impone un’accelerazione alla questione della collegialità e la colloca, con il chirografo, in rapporto diretto con il Primato di Pietro. Non era mai accaduto che il Papa chiedesse aiuto formale per il governo della Chiesa. Finora c’era solo il Sinodo dei vescovi, ma a Bergoglio, come ha spiegato nell’intervista alla Civiltà cattolica, sembra essere un po’ statico, troppo burocratico, poco snello e troppo lento nei consigli. Tanto che ha dichiarato che va riformato. Così ha dato vita al Consiglio che potrà allargarsi ad altri cardinali.

Papa Francesco in questo modo disegna la Chiesa, secondo le indicazioni del Concilio Vaticano II. C’è una frase di Bergoglio nell’omelia della messa con la quale ha consegnato il Pallio agli arcivescovi celebrata a giugno, che può spiegare come è arrivato alla decisione contenuta nel chirografo: “Il Concilio Vaticano II riferendosi alla struttura gerarchica della Chiesa afferma che il Signore costituì gli Apostoli a modo di collegio o di gruppo stabile, a capo del quale mise Pietro, scelto di mezzo a loro”.

 
 
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