Il Presidente degli Stati Uniti viene eletto ogni quattro anni, il primo martedì dopo il primo lunedì di novembre. Ma gli elettori possono cominciare a votare prima della data stabilita, per posta o con il voto anticipato. In questo 2020, a causa della pandemia, con molti elettori timorosi degli affollamenti ai seggi, c’è stato un boom del voto postale e anticipato. Al 2 novembre avevano già votato ben 94 milioni di elettori. Secondo il sito U. S. Election Project, gli stati con il maggior numero di voti anticipati sono la California (11 milioni), il Texas e la Florida.
In realtà il presidente, dal punto di vista formale, non viene eletto in novembre. Infatti martedì 3 novembre gli elettori scelgono un certo numero di elettori presidenziali, scelti dai due principali partiti, che andranno a formare un “collegio degli elettori”. Sarà questo collegio a eleggere il presidente a dicembre. Gli elettori presidenziali sono 538 e per assicurasi la Casa Bianca uno dei due candidati deve conquistarsi 270 voti elettorali. Il primo dei due candidati che raggiunge quota 270 andrà ad abitare alla Casa Bianca per i prossimi quattro anni.
Il candidato alla presidenza più votato in ogni Stato, anche se di un solo voto, ottiene tutti i voti elettorali di quello Stato. La California, ad esempio, assicura 55 voti elettorali, il Texas 38, la Florida 29. Ogni Stato ha un numero di voti elettorali pari al numero di deputati dello Stato (che sono in proporzione alla popolazione) più il numero di senatori (2 per ogni Stato).
Dopo l'elezione il nuovo presidente deve comunque attendere oltre due mesi prima di entrare in carica. La cerimonia di giuramento sulla scalinata del Campidoglio e l'ingresso ufficiale alla Casa Bianca si svolgono infatti il 20 gennaio.
Il 3 novembre gli elettori non dovranno eleggere solo il presidente. Si vota anche per il rinnovo della Camera dei Rappresentanti (435 seggi) e di un terzo del Senato (33 seggi). I democratici hanno la maggioranza alla Camera, mentre i repubblicani controllano il Senato. Se il partito democratico dovesse conquistare la maggioranza anche al Senato, avrebbe il totale controllo del Congresso. Un vantaggio se vince Joe Biden, un ostacolo non da poco per un eventuale secondo mandato di Donald Trump, che potrebbe veder ostacolate e rallentate molte sue iniziative.