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lunedì 27 marzo 2023
 
IL PUNTO
 

Covid e "nuova normalità", un decalogo di convivenza pensato per i bambini

12/11/2022  Nei giorni scorsi alla Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia, infettivologi, virologi e pediatri hanno fatto il punto sulla pandemia nel corso del convegno intitolato: "Verso una nuova quotidianità. La lezione del Covid". Ecco le indicazioni utili alla nostra vita

Mentre nuovi studi suggeriscono di non prendere alla leggera il rischio di ripetute infezioni da Sars-Cov2, mentre il ministro della Salute annuncia una prossima campagna di vaccinazione anti Covid e antinfluenzale e una riflessione sulle quarantene e sui tamponi e mentre negli ospedali si gestisce il rientro dei sanitari No-Vax, tema spinoso che induce molti medici a riflettere sulla compatibilità tra la professione e la sfiducia nei vaccini, al Policlinico San Matteo di Pavia un convegno ha fatto il punto sulla “nuova normalità” che il Covid ci ha consegnato, in una fase in cui gli obblighi stanno cedendo il passo alla responsabilità individuale, che ogni cittadino ha nei riguardi di sé stesso e della società, fin tanto che circola un virus altamente infettivo.

Fausto Baldanti, Direttore UOC di Microbiologia e Virologia Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia, Direttore Scuola di Specializzazione in Microbiologia e Virologia, Università degli Studi di Pavia, nel corso della presentazione del convegno 'Verso una nuova quotidianità. La lezione del Covid', facendo il punto sulle varianti, ha osservato che «I virus che circolano ora sono tutte sotto varianti della Omicron, che risulta essere molto contagiosa ma meno aggressiva per una serie di motivi: c'è in corso «un adattamento progressivo al soggetto», soprattutto  perché «la popolazione, a seguito di una serie di vaccinazioni, ha una barriera immunologica molto elevata alla quale si associa anche il fatto che l'infezione stessa lascia una memoria immunologica aggiuntiva. Nela stagione fredda, quindi, ci possiamo aspettare un incremento di casi ma con caratteristiche cliniche che finora si sono dimostrate meno aggressive. Un'altra cosa che ci possiamo aspettare è la ripresa della circolazione di tutti gli altri virus respiratori che di solito ci sono in queste stagioni». Di quell’invito a «Non abbassare la guardia» e a non dimenticare che il vaccino costituisce un prezioso alleato nell’accelerare l’adattamento del virus all’uomo, una transizione in corso «di cui però non si possono prevedere i tempi».

Si è ribadita l’importanza del vaccino nel prevenire le forme gravi sia nell’adulto sia nel bambino: "Anche i bambini, ha spiegato Raffaele Badolato, professore ordinario di pediatria, direttore della Clinica pediatrica e della Scuola di specializzazione in pediatria l'Università degli Studi di Brescia, «sebbene più raramente, possono sviluppare forme gravi di Covid-19 con ricovero e talvolta necessità di ricorrere alla ventilazione meccanica. Per prevenire le complicazioni di queste forme più acute, la vaccinazione è lo strumento più efficace, specie nei bambini più piccoli, sotto ai 5 anni, che non sono ancora entrati in contatto con il virus». E a proposito di bambini è stato presentato da Gian Luigi Marseglia, professore ordinario di pediatria, direttore della Clinica pediatrica e della Scuola di specializzazione in pediatria all'Università degli Studi di Pavia un decalogo con dieci regole d’oro per gestire la convivenza tra Sars-Cov2 e bambini. Che riportiamo di seguito:

Decalogo: BAMBINI E COVID -19 Le 10 cose da sapere 1

1. Far condurre al bambino una vita normale: l’isolamento sociale può determinare disturbi psicologici in bambini ed adolescenti.

2. L’impiego del vaccino anti COVID in bambini e adolescenti consente di prevenire le manifestazioni più gravi del COVID-19 in questa fascia di età.

3. In caso di febbre, consultare il proprio Pediatra e non sottoporre il bambino a esami non necessari in autonomia. 4. Se il bambino contraesse il COVID-19 non allarmarsi e seguire le indicazioni del pediatra.

5. Nella gran parte dei casi l’infezione da COVID si controlla con l’uso ragionato dei farmaci antiinfiammatori. Non utilizzare antibiotici né farmaci a base di cortisone quando non sono indicati. Spetta al Pediatra stabilire la necessità di prescriverli.

6. Non c’è solo il Covid-19 in circolazione. I problemi alle vie respiratorie, molto diffusi in inverno, possono essere dovuti anche ad altre cause e avere origine virale o batterica. In caso di infezione virale (ad esempio virus influenzale o parainfluenzale) non vanno utilizzati antibiotici. Spetta al medico eseguire la diagnosi e stabilire la terapia più corretta.

7. L’impiego del vaccino antinfluenzale anche in età pediatrica è altamente raccomandato.

8. Areare gli ambienti domestici, scolastici, palestre costituisce un presidio fondamentale per limitare il contagio, non solo del virus COVID 19, ma di tutti i virus respiratori.

9. I bambini vanno incoraggiati a svolgere un’attività fisica regolare anche durante la stagione autunnale ed invernale, tenendo sempre presenti le buone pratiche di prevenzione delle infezioni da raffreddamento. L’aumento della popolazione pediatrica in sovrappeso o francamente obesa è stata una delle conseguenze più negativa dell’isolamento a causa del COVID.

10. Ricordare e far acquisire ai bambini il rispetto delle regole di igiene e prevenzione quali il lavaggio frequente delle mani, l’uso del gel, tutti presidi essenziali validi nei confronti di ogni malattia infettiva.

 
 
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