Secondo me si parla troppo delle difficoltà che i nostri ragazzi hanno vissuto in questi anni difficili. Mi rendo conto che a causa delle forzate chiusure in casa e delle lezioni a distanza le loro giornate non siano state facili, ma ho l’impressione che soprattutto a livello scolastico questa situazione venga marcata ancora di più, talvolta per appellarsi a “sconti” di vario tipo. Alla lunga tutto questo si rivelerà un problema perché il loro bagaglio del sapere sarà molto scarno e non potranno attingere agli stessi strumenti su cui abbiamo potuto contare noi. Inoltre la loro capacità di reagire di fronte alle fatiche rischia di essere indebolita. Domani potrebbero pensare che un insegnante ritenuto oggi più buono e disponibile non gli abbia fatto davvero un piacere. LUCA
— Caro Luca, il tuo sguardo mi pare rivolto eccessivamente alla scuola e agli insegnanti, una parte decisiva nell’educazione e la crescita dei ragazzi, ma non certamente la sola. I genitori hanno e devono avere un ruolo importante della preparazione di quel bagaglio a cui alludi. Ma ho il dubbio che tu abbia in mente in particolare le nozioni, e forse le valutazioni, che oggi sono sempre più influenzate dalla necessità di tenere conto del momento e anche di mille disturbi un tempo non rilevati. Però tu stesso alludi alla capacità di “tenersi insieme” (bella immagine!) che supera le nozioni. Oltre a riempire la valigia di strumenti, bisogna saperli usare.
Proprio di recente ho letto l’elenco delle otto competenze chiave a cui deve mirare l’educazione secondo Ken Robinson, docente statunitense scomparso nel 2021, un intellettuale che ha voluto aprire le porte del mondo accademico per andare incontro a tutti, ispirando la vita di milioni di persone, grazie anche alle sue conferenze TED, che vengono viste in media 17 mila volte al giorno. Come ricorda la figlia Kate Robinson nel libro scritto insieme Immagina che... (Erickson), sono la curiosità, la capacità di porre domande per capire come funziona il mondo. La creatività che genera idee nuove e le applica. Il pensiero critico, che permette di analizzare informazioni e idee e di formulare giudizi ponderati. La comunicazione che aiuta a esprimere pensieri ed emozioni con chiarezza.
La collaborazione per lavorare costruttivamente con gli altri. La compassione per entrare in empatia con gli altri. La compostezza per entrare in contatto con la vita emotiva interiore e sviluppare un senso di equilibrio personale. Infine la cittadinanza, la capacità di impegnarsi costruttivamente nella società. Un bel programma. Per tutti e in particolare per la scuola. Ma certo mamme e papà..