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sabato 10 giugno 2023
 
casi in aumento
 

Dal Regno Unito all'India, l'Europa e il mondo nella morsa del virus

21/09/2020  In Francia più della metà dei dipartimenti è stata dichiarata zona rossa, in Gran Bretagna il Governo ha imposto nuove restrizioni e multe salate a chi infrange l'isolamento, in Spagna 37 aree di Madrid sono state sottoposte a lockdown. I contagi crescono dovunque nel Vecchio Continente. E anche nel resto del mondo, dal Brasile a Israele, la pandemia non accenna a placarsi.

Manifestazione di proteste a Madrid domenica 20 settembre (foto Reuters).
Manifestazione di proteste a Madrid domenica 20 settembre (foto Reuters).

(Foto Reuters in alto: operazioni di sanificazione nel giorno della riapertura del Taj Mahal, in India)

Il Covid-19 continua a imperversare senza tregua sull’Europa, con casi in aumento dovunque. E il Vecchio continente si scopre nuovamente vulnerabile davanti all’avanzata di una pandemia che non permette di abbassare mai la guardia. Ad essere particolarmente colpita è la Francia, dove sono stati segnalati 58 nuovi focolai, in un solo giorno i contagi sono arrivati a quasi 13.500 e oltre la metà dei dipartimenti è stata dichiarata zona rossa. In particolare, cinquanta dipartimenti sono stati chiamati “zona di circolazione attiva del virus”, definizione che dà potere ai prefetti di adottare nuove misure e restrizione per mettere un freno ai contagi. Ancora più allarmante la situazione della Gran Bretagna, dove è arrivata a registrare oltre 4.000 cintagi in sole 24 ore, riportando il Paese ai dati inquietanti di maggio. Il rischio, avvertono gli esperti, è che si arrivi a 50mila casi e 200 morti al giorno ad ottobre. Il premieri Boris Johnson ha introdotto nuove misure restrittive nelle zone a maggior tasso di contagi: chi si rifiuta di autoisolarsi per contrastrare la diffusione del Covid rischia multe fino a 10mila sterline (11mila euro) nei casi di recidiva e nelle violazioni più gravi. 

Anche la Spagna vive una situazione molto critica, con Madrid epicentro dell'epidemia  (ma anche altre aree urbane, come Salamanca, Valladolid e Girona). Trentasette aree della capitale - che negli ultimi 14 giorni hanno registrato un tasso di oltre mille contagi per 100mila abitanti - sono state decretate zone rosse e il Governo della Comunità autonoma ha imposto una serie di restrizioni alla mobilità per tentare di contenere ila diffusione del virus. Ma le misure adottare hanno scatenato forti reazioni di protesta da parte dei cittadini esasperati e domenica migliaia di persone si sono riversate alla Puerta del Sol di Madrid per manifestare contro il lockdown mirato e, contemporaneamente, contro la mancanza di misure di sostegno al lavoro. Preoccupazione anche in Germania, dove un paio di giorni fa si è registrato il numero più alto di contagi dal 24 aprile.

Il Coronavirus non dà pace alla travagliata isola greca di Lesbo: nel nuovo campo temporaneo per migranti di Kara Tepe 243 persone sono risultate contagiate. Nel resto del mondo, gli Stati Uniti continuano a essere il Paese più colpito da virus (con più di 6 milioni e mezzo di casi), seguito adesso dall’India, che ha superato il Brasile, con quasi 5 milione mezzo di casi registrati e oltre 92.000 contagi in sole 24 ore. Nonostante il trend allarmante, dopo un severo lockdown, il Governo ha deciso di riaprire gradualmente amulte  commercio e spostamenti.

Da oggi, dopo sei mesi di chiusura a cauda dell'epidemia, riapre uno dei simboli dell’India, il luogo turistico più rinomato del Paese: l'imponente Taj Mahal, il mausoleo di marmo bianco di Agra, nello Stato di Uttar Pradesh, a sud di Nuova Delhi. Costruito nel 1632, Patrimonio dell’umanità dell’Unesco e dal 2007 annoverato fra le sette nuove meraviglie del mondo, il Taj Mahal (che significa “la corona del palazzo”) è uno spettacolare esempio di architettura islamica indiana e, prima del Covid, attirava sette milioni di turisti all’anno. Le visite saranno comunque sottoposte a rigide regole di distanziamento sociale, i biglietti si potranno acquistare solo online e gli accessi quotidiani dei turisti saranno limitati a 5.000, un quarto del numero di visitatori giornalieri in tempi normali. In America centrale e latina, oltre al Brasile, il Covid continua a flagellare Perù, Colombia e Messico, ma anche in Argentina la situazione ha subìto un peggioramento. L'Iran sembra che stia vivendo una terza ondata dell'epidemia. Ma il primo Paese ad avere decreto un nuovo lockdown nazionale è stato Israele: la nuova quarantena è entrata in vigore il 18 settembre, per un periodo di almeno tre settimane, in concomitanza con le festività del Capodanno ebraico.

 
 
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