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sabato 19 aprile 2025
 
 

Cristiani rimanete in Medio Oriente

30/11/2013  Il Papa riceve il Patriarca di Antiochia dei Greco-Melkiti, Gregorios III Laham, il Sinodo e i fedeli della Comunità Greco-Melchita, e torna a parlare di Siria e di presenza dei cristiani nei Paesi in conflitto. pellegrinaggio a Roma.

«Non rassegnamoci a un Medio Oriente senza cristiani». Papa Francesco, nel corso dell'udienza al patriarca di Antiochia dei Greco-Melkiti, Gregorios III Laham, accompagnato dal Sinodo e da fedeli della comunità Greco-Melchita, in occasione del loro pellegrinaggio a Roma, ha voluto subito parlare della Siria e di tutti qui fratelli e sorelle «che patiscono da lungo tempo una “grande tribolazione”». A loro ha assicurato la vicinanza di tutta la Chiesa. Una vicinanza che, è l'auspicio del Pontefice, «li conforti nell’angoscia e li preservi dalla disperazione».
Preghiera e riconciliazione sono state le parole usate da papa Francesco che, ancora una volta, ha rivolto un appello «ai Responsabili perché cessi ogni violenza e attraverso il dialogo si trovino soluzioni giuste e durature a un conflitto che ha già causato troppi danni. In particolare, esorto al rispetto vicendevole tra le varie confessioni religiose, per assicurare a tutti un futuro basato sui diritti inalienabili della persona, compresa la libertà religiosa».
Ai Greco Melkiti ha poi detto: «La vostra Chiesa da secoli ha saputo convivere pacificamente con altre religioni ed è chiamata a svolgere un ruolo di fraternità in Medio Oriente. Ripeto anche a voi: non ci rassegniamo a pensare al Medio Oriente senza i cristiani. Tuttavia, molti vostri fratelli e sorelle sono emigrati, e una folta rappresentanza dalle comunità in diaspora è qui presente. Le incoraggio a mantenere salde le radici umane e spirituali della tradizione melchita, custodendo dovunque l’identità greco-cattolica, perché la Chiesa intera ha bisogno del patrimonio dell’Oriente cristiano, di cui anche voi siete eredi».
Ha poi esortato all'unità perché «le divisioni all’interno delle nostre comunità ostacolano seriamente la vita ecclesiale, la comunione e la testimonianza».

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