La mascotte stile manga, disegnata dall’illustratore Simone Legno, «non solo rappresenta il Giubileo», hanno spiegato in Vaticano presentando la piccola Luce, «ma diventa anche un simbolo di comunità, accoglienza e condivisione. Luce, con il suo k-way giallo per ripararsi dalle intemperie, gli stivali sporchi di terra che testimoniano il cammino già percorso, la croce missionaria al collo e il bastone del pellegrino vuole avvicinare i giovani al significato dell’Anno santo. «'Particolarmente evocativa è la rappresentazione degli occhi di Luce, che brillano di una luce intensa: simboleggiano la speranza che nasce nel cuore di ogni pellegrino, incarnano il desiderio di spiritualità e di connessione con il divino e fungono da richiamo a un messaggio universale di pace e fraternità», dicono ancora dal Vaticano.
Ma non si pensa solo ai bambini e ai giovanissimi. Tra gli eventi significativi del Giubileo monsignor Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero per l'Evangelizzazione e coordinatore della macchina organizzativa del Giubileo, ha indicato una mostra di icone provenienti dai Musei Vaticani, la tradizionale esposizione ''100 presepi in Vaticano'' e, il prossimo 27 novembre, l’apertura della mostra con la White Crucifixion di Marc Chagall. «Siamo riusciti a ottenere dal The Art Institute di Chicago l'opera così suggestiva e unica, che per la prima volta giunge in Italia, a Roma, e sarà ospitata nel nuovo Museo del Corso - Polo museale, nella sede di Palazzo Cipolla, con ingresso gratuito e libero, tutti i giorni dalle ore 10 alle 20», ha spiegato il vescovo. Le icone, invece, saranno esposte nella sagrestia del Borromini nella Chiesa di sant'Agnese a Piazza Navona, dal 16 dicembre al 16 febbraio 2025.
Intanto è stato inaugurato il «Basilica di San Pietro official area», una sorta di infopoint per tutti coloro che giungeranno a Roma. Si tratta non solo di un polo per dare informazioni, ma, ha spiegato il cardinale Mauro Gambetti, arciprete basilica San Pietro e vicario del santo padre per la Città del Vaticano, «anche di un prolungamento dell'abbraccio del colonnato di San Pietro». L’infopoint, dice il cardinale, «nasce dal desiderio di poter accogliere i pellegrini già “sulla porta”, prima di arrivare alla basilica, di poter accoglierli per favorirne itinerari e visita a San Pietro ma anche per poterli indirizzare a altri luoghi della città per un pellegrinaggio armonioso e ordinato. La Città di Roma ha vocazione universale e si unisce in un tutt'uno con la vocazione della chiesa e delle basilica di San Pietro, la parrocchia del mondo».