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lunedì 16 settembre 2024
 
 

Da Prodi alla Pinotti, la rosa dei papabili

09/11/2014  E' già iniziato il totonomine. L'alternanza vorrebbe un cattolico ma la tradizione è già stata interrotta in passato. Il premier Renzi gradirebbe sul Colle una donna.

La rosa dei candidati a sostituire Giorgio Napolitano è molto affollata. A poche ore dalla conferma di dimissioni del Capo dello Stato nelle stanze del potere circolano i nomi più disparati. Prima di passare ai nomi, qualche congettura sulle qualità e le caratteristiche del nuovo inquilino del Quirinale. Secondo la tradizionale alternanza, mai ufficializzata (e del resto non rispettata con Ciampi e Napolitano) toccherebbe a un cattolico. Ecco dunque avanzare il nome di un candidato illustre, già affossato dai 101 parlamentari del Pd (dietro le quali si cela ancora un giallo) alle ultime elezioni: Romano Prodi. Più defilati e con meno “chance”, seguendo questo criterio, ecco pronti un cattolico di estrazione liberale, Pier Ferdinando Casini (oggi presidente della Commissione esteri del Senato) e un cattolico democratico come Pierluigi Castagnetti, tra i fondatori del Ppi e della Margherita (ma si fa avanti anche il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio).

Un altro nome viene da quella riserva speciale da cui provengono i grandi banchieri di Bankitalia e a cui attinge la politica in circostanze di emergenza (e il tempo in cui viviamo lo è): stiamo parlando del governatore della Bce Mario Draghi. Non dimentichiamo che la reggenza sarà affidata al presidente del Senato Piero Grasso. Il quale, in caso di veti incrociati, potrebbe continuare ad abitare il Quirinale, forte del ruolo conseguito nel dopo Napolitano. Vi è poi un candidato per tutte le stagioni, pronto a saltar fuori ogni qual volta si accenna al Colle: il “dottor sottile” Giuliano Amato. Sempre a proposito di grand commis, anche Franco Bassanini entra nella rosa. Vi è poi una sparuta pattuglia di notabili Pd che entra a far parte dei papabili, nonostante la loro relativa “giovinezza” (intorno ai 60): da Walter Veltroni a Piero Fassino, da Sergio Chiamparino a Dario Franceschini. Anche il neo ministro degli Esteri Paolo Gentiloni sembra guadagnare posizioni nella corsa al Quirinale.

Ma sono in molti a sostenere che il prossimo presidente della Repubblica potrebbe essere una donna. E’ stato lo stesso Napolitano ad auspicarlo apertamente nel corso dei suoi precedenti mandati. Senza contare che un indubbio regista delle prossime elezioni, Matteo renzi, vorrebbe una candidatura in rosa. Ed ecco dunque la lista delle papabili: al primo posto il ministro della Difesa Roberta Pinotti, seguita dalla “sempreverde” Emma Bonino, dalla presidente della Camera Laura Boldrini. Più defilate Anna Finocchiaro, presidente della Commissione affari costituzionali del Senato, Linda Lanzillotta, Paola Severino e del giudice della Consulta Marta Cartabia. Ma c’è anche chi sostiene che la rosa nasconde molti tentativi di bruciare i papabili e che i veri candidati emergeranno solo nel 2015.

 
 
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