In cammino da Roma a Parigi per
richiamare l'attenzione del mondo sui cambiamenti climatici e vivere
in prima persona l'invito di papa Francesco a custodire il creato. E'
una carovana multicolore, pacifica ma determinata quella che si mette in marcia oggi. Trenta pellegrini provenienti da Filippine, Stati
Uniti, Inghilterra, Francia ed altri Paesi partono infatti da Roma, subito dopo l'udienza del Santo Padre del mercoledì, e
raggiungeranno la capitale francese in tempo per la Conferenza delle
Nazioni Unite sul Clima Cop21, in programma tra il 30 novembre e l'11 dicembre.
Tante persone accompagneranno il gruppo lungo il percorso attraverso
Italia, Svizzera e Francia: chi per lunghi tratti, chi solo per un
pezzetto di strada. Ma ciò che conta davvero è il percorso
interiore che ciascuno intraprenderà e le azioni (magari piccole, ma
concrete) che ne scaturiranno.
L'iniziativa, denominata “Una Terra,
Una Famiglia Umana” è ideata da The People’s Pilgrimage e
OurVoices, movimento che riunisce persone appartenenti di varie
comunità religiose e dalla società civile, sotto la guida di Yeb
Sano, ex negoziatore sui cambiamenti climatici delle Filippine. A
Parigi i pellegrini si riuniranno con altri gruppi partiti da diverse
parti d'Europa.
Per la tratta italiana il cammino è
organizzato da Focsiv (Federazione organismi cristiani servizio internazionale volontario), con la collaborazione della Coalizione
Italiana per il clima. Molte le associazioni e i movimenti che hanno
già dato la loro adesione: decisivo l'apporto del mondo cattolico,
dalle Acli (Associazioni cristiane dei lavoratori italiani),
all'Agesci (Associazione guide e scout cattolici italiani), ma
parteciperanno anche delegazioni di altre chiese e realtà laiche
come Legambiente e Wwf.
Nel nostro Paese il percorso si snoderà
lungo 27 tappe per un totale di 1.200 chilometri: dopo Roma
attraverserà Civitavecchia, Assisi, Firenze, Arezzo, Bologna,
Modena, Reggio Emilia, Parma, Milano, Torino, Aosta e tante altre
cittadine. Ogni punto d'arrivo diventerà occasione per incontrare i
rappresentanti delle istituzioni locali e della società civile.
Un tema delicato come quello delle
politiche ambientali chiede di essere affrontato sono varie
angolazioni. E i due estremi del pellegrinaggio hanno una forte
valenza simbolica. Da un lato l'appuntamento del Cop21, durante il
quale i capi di stato di governo, a vent'anni dal Protocollo di
Kyoto, saranno chiamati a redigere un nuovo accordo su cambiamenti
climatici e riscaldamento del pianeta. Dall'altro lato le parole e
l'esempio del Santo Padre, che fin dai primi giorni di pontificato ha
dedicato grande attenzione al tema della “custodia del creato”
(una sensibilità culminata nell'enciclica Laudato si').
Più volte il Pontefice ha sottolineato la stretta correlazione
esistente fra distruzione ambientale e povertà. Perché se gli
sconvolgimenti del clima hanno effetti negativi su tutti, sono i
Paesi più poveri e debilitati dallo sfruttamento a pagare il prezzo
più alto.
«Per
questo»
sottolinea Gianfranco Cattai, presidente Focsiv «è
necessario nutrire i movimenti dei cittadini preoccupati per
il nesso povertà-ambiente e capaci di proporre alternative
percorribili rispetto all’economia dello scarto. Il pellegrinaggio
rappresenta uno strumento potente per cambiare i nostri stili di vita
e le strutture economico-finanziarie
che alimentano un sistema insostenibile». Il suo appello è
in piena sintonia con quello di Bernd Nilles, segretario generale di
Cidse (federazione internazionale di realtà cattoliche impegnate sui
temi della giustizia globale): «I
leader internazionali devono prestare attenzione alle parole del
Papa. I diritti umani e il rispetto dell’ambiente devono essere
centrali nell’applicazione dei nuovi obiettivi per lo sviluppo
sostenibile e dell’accordo sul clima che si redigerà a Parigi in
Dicembre. A questo riguardo, il bisogno di un accordo equo e
vincolante sul cambiamento climatico al vertice di Dicembre è
essenziale per cambiare rotta».
La
proposta di camminare con i pellegrini, anche solo per un breve
tratto, è rivolta a tutti. Maggiori informazioni sul sito
www.focsiv.it.