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Da Roma a Parigi, pellegrini nel nome dell'ambiente

30/09/2015  Il via oggi, dopo l'udienza del Papa. Almeno 25 chilometri al giorno, tutti o quasi a piedi. La tratta italiana è curata dalla Focsiv. Dal 30 novembre all’11 dicembre, la Francia ospita la Conferenza Onu (Cop21) in cui i leader mondiali saranno chiamati a definire un accordo vincolante sulla questione dei cambiamenti climatici e del riscaldamento del pianeta.

In cammino da Roma a Parigi per richiamare l'attenzione del mondo sui cambiamenti climatici e vivere in prima persona l'invito di papa Francesco a custodire il creato. E' una carovana multicolore, pacifica ma determinata quella che si mette in marcia oggi. Trenta pellegrini provenienti da Filippine, Stati Uniti, Inghilterra, Francia ed altri Paesi partono infatti da Roma,  subito dopo l'udienza del Santo Padre del mercoledì, e raggiungeranno la capitale francese in tempo per la Conferenza delle Nazioni Unite sul Clima Cop21, in programma tra il 30 novembre e l'11 dicembre. Tante persone accompagneranno il gruppo lungo il percorso attraverso Italia, Svizzera e Francia: chi per lunghi tratti, chi solo per un pezzetto di strada. Ma ciò che conta davvero è il percorso interiore che ciascuno intraprenderà e le azioni (magari piccole, ma concrete) che ne scaturiranno.

L'iniziativa, denominata “Una Terra, Una Famiglia Umana” è ideata da The People’s Pilgrimage e OurVoices, movimento che riunisce persone appartenenti di varie comunità religiose e dalla società civile, sotto la guida di Yeb Sano, ex negoziatore sui cambiamenti climatici delle Filippine. A Parigi i pellegrini si riuniranno con altri gruppi partiti da diverse parti d'Europa. Per la tratta italiana il cammino è organizzato da Focsiv (Federazione organismi cristiani servizio internazionale volontario), con la collaborazione della Coalizione Italiana per il clima. Molte le associazioni e i movimenti che hanno già dato la loro adesione: decisivo l'apporto del mondo cattolico, dalle Acli (Associazioni cristiane dei lavoratori italiani), all'Agesci (Associazione guide e scout cattolici italiani), ma parteciperanno anche delegazioni di altre chiese e realtà laiche come Legambiente e Wwf.

Nel nostro Paese il percorso si snoderà lungo 27 tappe per un totale di 1.200 chilometri: dopo Roma attraverserà Civitavecchia, Assisi, Firenze, Arezzo, Bologna, Modena, Reggio Emilia, Parma, Milano, Torino, Aosta e tante altre cittadine. Ogni punto d'arrivo diventerà occasione per incontrare i rappresentanti delle istituzioni locali e della società civile. Un tema delicato come quello delle politiche ambientali chiede di essere affrontato sono varie angolazioni. E i due estremi del pellegrinaggio hanno una forte valenza simbolica. Da un lato l'appuntamento del Cop21, durante il quale i capi di stato di governo, a vent'anni dal Protocollo di Kyoto, saranno chiamati a redigere un nuovo accordo su cambiamenti climatici e riscaldamento del pianeta. Dall'altro lato le parole e l'esempio del Santo Padre, che fin dai primi giorni di pontificato ha dedicato grande attenzione al tema della “custodia del creato” (una sensibilità culminata nell'enciclica Laudato si'). Più volte il Pontefice ha sottolineato la stretta correlazione esistente fra distruzione ambientale e povertà. Perché se gli sconvolgimenti del clima hanno effetti negativi su tutti, sono i Paesi più poveri e debilitati dallo sfruttamento a pagare il prezzo più alto.

«Per questo» sottolinea Gianfranco Cattai, presidente Focsiv «è necessario nutrire i movimenti dei cittadini preoccupati per il nesso povertà-ambiente e capaci di proporre alternative percorribili rispetto all’economia dello scarto. Il pellegrinaggio rappresenta uno strumento potente per cambiare i nostri stili di vita e le strutture economico-finanziarie che alimentano un sistema insostenibile». Il suo appello è in piena sintonia con quello di Bernd Nilles, segretario generale di Cidse (federazione internazionale di realtà cattoliche impegnate sui temi della giustizia globale): «I leader internazionali devono prestare attenzione alle parole del Papa. I diritti umani e il rispetto dell’ambiente devono essere centrali nell’applicazione dei nuovi obiettivi per lo sviluppo sostenibile e dell’accordo sul clima che si redigerà a Parigi in Dicembre. A questo riguardo, il bisogno di un accordo equo e vincolante sul cambiamento climatico al vertice di Dicembre è essenziale per cambiare rotta».

La proposta di camminare con i pellegrini, anche solo per un breve tratto, è rivolta a tutti. Maggiori informazioni sul sito www.focsiv.it.

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