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lunedì 19 maggio 2025
 
ambiente
 

Dal campo alla tavola, la nocciola è servita

14/11/2021  Dal Pnrr una quota al Piemonte per l'economia sostenibile del nocciolo. L'agricoltura non è un hobby, ma un lavoro che dà sostegno a migliaia di famiglie, ricorda il convegno organizzato dalla Confederazione italiana agricoltori (Cia) di Asti, a Nizza Monferrato

Ricerca, recupero, reddito, Pnrr e progetti di ammodernamento del territorio in chiave innovativa. I temi della transizione ecologica sono il focus del convegno organizzato dalla Cia e dedicato alla Tonda Gentile Tribolata con Dna certificato, le cui prime piante sono state prodotte dallo storico agricoltore e vivaista di Bubbio Ernesto Roveta. “Crediamo nella rete, nel rilancio della nocciola sostenibile che dà lavoro a quasi quattromila aziende”, spiega Dino Scanavino, presidente nazionale Cia. “La Cia fa sindacato e deve fornire risposte concrete a chi crede in questo prodotto per salvarlo. Siamo condannati alla qualità e proprio per questo non dobbiamo dare per scontati passaggi intermedi dal campo alla tavola. Si parte dal Dna, dal valore della varietà, ma la nocciola bisogna saperla coltivare, occorre sensibilizzare la filiera a comportamenti virtuosi. Le politiche devono partire dal basso, dalle esigenze del territorio, non dall’alto. Ci sono potenzialità enormi, ma gli agricoltori non ce la possono fare da soli. Occorrono sinergie con il mondo della ricerca e fra gli agricoltori stessi. La nocciola non può essere valutata solo sulla resa”. Continua: “Riceveremo una cifra considerevole dal Pnrr per potenziare la nostra economia e una parte sarà destinata al Piemonte per l’economia sostenibile del nocciolo. Lo scarto ha potenzialità di riutilizzo e ci si deve sedere intorno a un tavolo per capire se ci sia una prospettiva di realizzazione. Dall’agricoltura ci si aspetta tanto per la transizione ecologica, ma questa funzionerà solo se sarà profittevole. Fare impresa è un fatto sociale ma se non realizza utili, un’impresa non sta in piedi. La transizione ecologica non deve essere punitiva, ma circolare e virtuosa per tutti e chi si impegna in tal senso deve vedere risultati economici. Nella transizione ecologica deve essere riconosciuto il valore di uomini e donne di Langa che mantengono in efficienza il territorio e questo valore deve essere monetizzato. Con i nostri noccioleti assorbiamo anidride carbonica a vantaggio dei cittadini. Coltivare un territorio significa preservarlo.  La politica, che oggi è abbastanza inutile, traccheggia su questioni strategiche per non perdere il voto di ambientalisti o cacciatori”.
Il Premio Agrestino a Paolo Monticone, comunicatore  di riferimento per il mondo astigiano, che conclude: “Oltre alla transizione ecologica andrebbe fatta la transizione della comunicazione. L’agricoltura da raccontare non è quella dell’hobby ma quella di chi la fa per lavoro, di chi deve mantenere una famiglia. Non è quella dell’ingegnere in pensione che si diverte a realizzare le forme di formaggio. Bisogna essere molto attenti quando si comunica”.

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