Poche parole, da parte della presidenza della Cei, riunitasi a Roma l'11 luglio, per dare sostegno concreto alla Siria, dove il conflitto ha già provocato oltre 160.000 morti e 7 milioni di esuli e rifugiati. «Accogliendo le numerose richieste di aiuto pervenute da Caritas Siria e dalle altre realtà ecclesiali attive sul territorio nel portare aiuti concreti, la Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana ha stanziato un milione di euro, proveniente dai fondi dell’8xmille», scrivono i vescovi. La somma è stata affidata a Caritas Italiana, perché provveda ad affrontare la prima emergenza e a sostenere progetti di solidarietà.
Intanto la comunità di Sant'Egidio rilancia l'appello di Andrea Riccardi perché si crei un corridoio umanitario e perché Aleppo diventi la prima città aperta del Medio Oriente. « L'Italia, nel ruolo di guida dell'Ue in questo semestre, deve favorire una soluzione politica globale. La soluzione militare è al fallimento», dice Andrea Riccardi. Serve una «soluzione politica, ma anche umanitaria. A cominciare da Aleppo: attraverso un piano speciale in grado di coinvolgere tutti i soggetti, Assad compreso, e la conseguente creazione di corridoi umanitari e di un ponte speciale di aiuti per una città che è ricattata anche dall'assenza di acqua».L'appello per la Siria si può sottoscrivere sul sito di sant'Egidio.