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mercoledì 19 marzo 2025
 
Convegno
 

Dalla logica del pulpito alla logica dell’agorà

26/10/2021  Questo il testamento del beato don Giacomo Alberione, a 50 anni dalla sua morte, per chi oggi fa comunicazione nella Chiesa. Se ne è parlato in un webinar su Chiesa e comunicazione.

Un appuntamento tra quelli più attesi di tutta la programmazione del Festival della Vta edizione 2021 è stato quello tenutosi questa mattina in modalità webinar, dalla Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale Sezione San Tommaso D’Aquino di Napoli. L’incontro sul tema “Chiesa e Comunicazione in Campania, a 50 anni dalla rinascita al cielo del Beato Giacomo Alberione”. È stato introdotto  da Don Francesco Asti, decano della Pontificia Facoltà, il quale ha richiamato l’importanza ed il significato della santità cristiana, come trasmissione di amicizia, annunciando la bellezza di seguire Cristo con il Vangelo. La prima relazione è stata tenuta da Don Giuseppe Merola Officiale della Segreteria di Stato, docente della Facoltà che si è soffermato ed addentrato su "La comunicazione in Campania: il ruolo dei laici e dei sacerdoti: prospettive a confronto” ed ha auspicato una comunicazione sempre più efficace, per rendere il Ministero più attraente, al servizio dei Sacramenti, partendo dall’incontro tra le persone.

Mons. Antonio Interguglielmi già cappellano RAI a Saxa Rubra si è soffermato sull’importanza di portare la Buona notizia già a partire dall’omelia, entrando in contatto esistenziale con le persone, alimentandosi della Parola di Dio, dello studio dei Padri della Chiesa, rispettando sempre il bene dell’uomo, la comunicazione comincia dal cambiare il cuore della persona umana. Don Ampelio Crema ssp presidente del Centro Culturale San Paolo e del Festival della Vita ha sottolineato come sia indispensabile oggi passare dalla logica del pulpito alla logica dell’agorà, ascoltando il territorio come suggeriva il Beato Alberione, riscoprendo nel processo comunicativo la missione di portare Cristo a tutti, percependo il bisogno della gente ed annunciare in quel contesto la Parola di Dio.

Molta attenzione ha suscitato anche l’intervento dell’avv. Alessandra Panarello, grafologa giudiziaria, docente  corsi Cesgraf (Centro Studi Grafologici) che ha illustrato in sintesi il contributo in memoria del Beato Alberione, attraverso l’analisi grafologica dei suoi scritti, un piccolo saggio sulle potenzialità applicative della grafologia come tecnica e mezzo di conoscenza della persona. I lavori sono stati moderati dal dott. Raffaele Mazzarella direttore del Festival della Vita e del Centro Culturale San Paolo della Campania che ha presentato in conclusione uno stralcio del profilo grafologico della personalità di don Giacomo Alberione che ha avvalorato quanto affermato nelle memorabili parole di Paolo VI del giugno 1969: “Don Alberione, umile, silenzioso, sempre vigile, sempre raccolto nei suoi pensieri che corrono dalla preghiera all’opera”.

Per info: www.festivaldellavita.it

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