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lunedì 29 maggio 2023
 
 

Dallo studio all'edilizia popolare: ecco chi ci rimette

22/12/2014  Guzzetti, presidente dell’Acri: in pochi anni la tassazione è praticamente quadruplicata. E così non resta che cancellare i nuovi progetti di assistenza

Uno dei “bocconi amari” per il non profit è la maggior tassazione dei dividendi percepiti dagli enti non commerciali: la base imponibile dei dividendi sale infatti dall’attuale 5 per cento al 77 per cento. Nel mirino ci sono soprattutto le fondazioni di origine bancaria.

«Siamo passati dai 100 milioni di euro del 2011 ai 340 milioni previsti per quest’anno e ai 360 che stimiamo di dover pagare nel 2015», ha scritto tra gli altri Giuseppe Guzzetti, presidente dell’Acri, l’associazione di categoria, in occasione della recente Giornata mondiale del risparmio. «In pochi anni la tassazione è praticamente quadruplicata, tenendo conto anche dell’aumento dal 12,5 al 20 per cento dell’imposta sulle rendite finanziarie introdotta dal governo Monti nel 2012. Per di più la norma sui dividendi prevede la retroattività, colpendo le fondazioni nella parte finale dell’anno, quando le risorse sono in esaurimento, con effetti che non possiamo prevedere sulle erogazioni».

I dividendi su queste partecipazioni, insieme alle rendite finanziarie, rappresentano la fonte primaria di reddito per queste istituzioni, che sono il principale sostegno privato alle attività del non profit italiano. Per essere chiari: meno soldi alle fondazioni, meno risorse al non profit.
Tra i progetti in fumo anche quelli dedicati all’housing sociale, ovvero l’edilizia popolare. Antonio Miglio, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Fossano, parla di un esborso di 360 mila euro. «Per farvi fronte », commenta «dovremo annullare due progetti per i ragazzi del territorio, uno riguarda la lingua inglese (circa 100 mila euro), l’altro promuove lo sport giovanile e vale 170 mila euro. Per il resto taglieremo sulla struttura. Salveremo i progetti destinati al disagio sociale più grave».

Certificare l'eccellenza

Il progetto “Fossano certifica l’eccellenza” è dedicato allo studio dell’inglese nelle scuole primarie del territorio, avviato fin dal 2009. «L’anno scorso», conclude Miglio, «avevamo 214 studenti tra elementari e medie; di questi, 170 hanno poi conseguito la certificazione internazionale. Ma dovremo farne a meno».

 
 
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