È legge il disegno di legge Vallore Cultura, fortemente voluto dal misnitro Bray e dal premier Letta, che l'ha citato come esempio delle buone azioni del Governo anche nel discorso prima del voto di fiducia.
Nel complesso, la legge manifesta una rinnovata attenzione alla cultura come valore, come indica il nome del testo, ed è questo il suo maggior pregio. Aumentano complessivamente i fondi. Si affronta di petto la questione di Pompei. Si agevolano le donazioni dei privati, anche se, su questo fronte, è possibile fare di più. Perplessità soprattutto da parte di Piccolo Teatro di Milano e Scala, che hanno sottolineato, prima della conversione in legge, e ribadito ieri che gli enti culturali non possono essere considerati alla stregua di uffici dell'anagrafe, ledendo la loro autonomia, tanto più che si tratta di istituzioni virtuose sul piano del bilancio. Sembra che il Governo si sia impegnato a valutare provvedimenti specifici, anche in vista dell'Expo del 2015.
«La cultura - è stato il commento del ministro Bray - torna ad essere davvero al centro delle politiche di sviluppo del Governo, in una chiave propositiva e volta a restituire vitalità ad un settore strategico e identitario per il Paese. Certo, rimane ancora molta strada da compiere, ma non per questo viene meno l'orgoglio di aver raggiunto un obiettivo davvero importante per la difesa e la promozione della cultura e del patrimonio artistico».
Le novità della Legge Valore Cultura
Ecco le principali novità della legge Valore Cultura.
MANAGER PUBBLICO A POMPEI. Arriva un manager per gestire il complesso
progetto di restauro di Pompei coordinando interventi e appalti fuori e
dentro il sito archeologico. In Parlamento si è deciso che questa
figura, indicata come «direttore generale di progetto» debba essere
scelta dal ministro, previo consenso delle Camere, nei ranghi della
pubblica amministrazione. Il dg, che sarà affiancato da un vice,
ugualmente interno alla PA, dovrà avere una comprovata competenza ed
esperienza pluriennale. Dovrà definire le emergenze, assicurare lo
svolgimento delle gare, migliorare la gestione del sito e delle spese,
definire i tempi di realizzazione degli interventi potendo ricevere
donazioni ed erogazioni liberali. L'indennità complessiva per il dg e il
suo vice verrà stabilita con un decreto successivo e non potrà superare
i 100 mila euro lordi annui. Entrambi potranno essere revocati in caso
di incompatibilità sopraggiunte, conflitto di interessi, perdita di
requisiti.
A CASERTA SOPRINTENDENZA BENI ARCHEOLOGICI. La
Soprintendenza speciale per i Beni archeologici di Pompei, Ercolano e
Stabia sarà separata dal polo museale di Napoli e Caserta, dove nascerà
la nuova Soprintendenza per i beni archeologici.
MUSEI e SITI.
Individuata la copertura di 8 milioni (1 per il 2013 e 7 per il 2014)
per gli interventi previsti a favore dei musei tra cui il completamento
dei nuovi Uffizi. Autorizzato un finanziamento annuo di 5 milioni per il
MAXXI a Roma; 4 milioni per la realizzazione del museo nazionale
dell'ebraismo a Ferrara; 500mila euro al centro Pio Rajana di Roma per
studi su Dante e 500mila euro l'anno per 3 anni al museo tattile statale
Omero ad Ancona (RPT ad Ancona) per garantirne la sopravvivenza; 2
milioni di euro per il restauro del Mausoleo di Augusto a Roma, grazie a
una modifica al testo originario; soldi anche per i siti Unesco in
provincia di Ragusa (100 mila euro l'anno per 3 anni).
FONDAZIONI
LIRICHE. Nasce un fondo di 75 milioni per risanare i debiti. Arriva
anche un commissario straordinario nominato dai ministri della cultura e
dell'economia. Per accedere ai finanziamenti le fondazioni dovranno
presentare un piano di risanamento e rispettare regole molto severe. In
compenso le fondazioni virtuose, cioè in pareggio di bilancio da tre
anni, vengono premiate con una quota aggiuntiva del 5% rispetto alla
quota loro spettante del Fondo unico spettacolo (Fus). Non solo: nel
nuovo criterio di assegnazione del Fus, il 25% spettante alle fondazioni
lirico-sinfoniche premia quelle in grado di assicurare qualità
artistica e festival, come Verona e Firenze.
VIA TAGLI ORIZZONTALI DA
TEATRI ED ENTI CULTURALI. Gli enti culturali vigilati dal Mibac e i
Teatri stabili pubblici non dovranno più effettuare i tagli orizzontali
sulle spese relative a pubblicità e tournée come previsto dalla spending
review. Restano invece i tagli dell'8 per cento sulle altre spese.
DONAZIONI PIÙ FACILI. Le donazioni fino a 10 mila euro in favore della
cultura potranno essere effettuate senza oneri amministrativi a carico
del privato.
TAX CREDIT CINEMA. Il decreto destina 110 milioni (20
aggiunti in Senato) alle agevolazioni fiscali per il cinema. Al fondo
potranno accedere anche la fiction e l'audiovisivo.
FONDAZIONI
CULTURALI. Il Senato ha assegnato 1,3 milioni a 103 fondazioni culturali
tra cui Accademia della Crusca, Museo Nazionale del Risorgimento,
Accademia musicale Chigiana, Fondazione Einaudi, Fondazione Gramsci,
Fondazione don Sturzo.
AGEVOLAZIONI SPETTACOLO DAL VIVO. I locali che
organizzano musica dal vivo, se non hanno più di 200 spettatori, devono
fare solo l'autocertificazione allo sportello unico delle attività
produttive del comune di loro appartenenza.
FORUM UNESCO. Stanziati
400 mila euro per il Forum mondiale dell'Unesco di Firenze.
LAVORO A
500 GIOVANI. Vengono selezionati 500 laureati under 35 per un tirocinio
di 12 mesi per la digitalizzazione e la catalogazione del patrimonio del
Paese.
SPAZI PER GIOVANI ARTISTI. Giovani artisti italiani e
stranieri potranno prendere in affitto a canoni super agevolati (non più
di 150 euro mensili) locali messi a disposizione ogni anno dallo Stato
scelti tra beni dismessi, caserme e scuole militari inutilizzate, beni
confiscati alla mafia.
TAX CREDIT PER MUSICA. Per la prima volta si
introduce il credito di imposta (4,5 milioni annui) anche per imprese
produttrici e organizzatrici di spettacoli di musica dal vivo.