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martedì 17 settembre 2024
 
 

Valore cultura, un primo passo, ma ne servono altri

05/10/2013  È legge il disegno di legge sulla cultura, che prevede importanti novità per teatri lirici e di prosa, musei, cinema e musica. Restano elementi controversi. Un segnale di attenzione, bisognoso di integrazioni.

È legge il disegno di legge Vallore Cultura, fortemente voluto dal misnitro Bray e dal premier Letta, che l'ha citato come esempio delle buone azioni del Governo anche nel discorso prima del voto di fiducia.

Nel complesso, la legge manifesta una rinnovata attenzione alla cultura come valore, come indica il nome del testo, ed è questo il suo maggior pregio. Aumentano complessivamente i fondi. Si affronta di petto la questione di Pompei. Si agevolano le donazioni dei privati, anche se, su questo fronte, è possibile fare di più. Perplessità soprattutto da parte di Piccolo Teatro di Milano e Scala, che hanno sottolineato, prima della conversione in legge, e ribadito ieri che gli enti culturali non possono essere considerati alla stregua di uffici dell'anagrafe, ledendo la loro autonomia, tanto più che si tratta di istituzioni virtuose sul piano del bilancio. Sembra che il Governo si sia impegnato a valutare provvedimenti specifici, anche in vista dell'Expo del 2015.

«La cultura - è stato il commento del ministro Bray - torna ad essere davvero al centro delle politiche di sviluppo del Governo, in una chiave propositiva e volta a restituire vitalità ad un settore strategico e identitario per il Paese. Certo, rimane ancora molta strada da compiere, ma non per questo viene meno l'orgoglio di aver raggiunto un obiettivo davvero importante per la difesa e la promozione della cultura e del patrimonio artistico».

Le novità della Legge Valore Cultura

Ecco le principali novità della legge Valore Cultura.

MANAGER PUBBLICO A POMPEI. Arriva un manager per gestire il complesso progetto di restauro di Pompei coordinando interventi e appalti fuori e dentro il sito archeologico. In Parlamento si è deciso che questa figura, indicata come «direttore generale di progetto» debba essere scelta dal ministro, previo consenso delle Camere, nei ranghi della pubblica amministrazione. Il dg, che sarà affiancato da un vice, ugualmente interno alla PA, dovrà avere una comprovata competenza ed esperienza pluriennale. Dovrà definire le emergenze, assicurare lo svolgimento delle gare, migliorare la gestione del sito e delle spese, definire i tempi di realizzazione degli interventi potendo ricevere donazioni ed erogazioni liberali. L'indennità complessiva per il dg e il suo vice verrà stabilita con un decreto successivo e non potrà superare i 100 mila euro lordi annui. Entrambi potranno essere revocati in caso di incompatibilità sopraggiunte, conflitto di interessi, perdita di requisiti.

A CASERTA SOPRINTENDENZA BENI ARCHEOLOGICI.
La Soprintendenza speciale per i Beni archeologici di Pompei, Ercolano e Stabia sarà separata dal polo museale di Napoli e Caserta, dove nascerà la nuova Soprintendenza per i beni archeologici.

MUSEI e SITI. Individuata la copertura di 8 milioni (1 per il 2013 e 7 per il 2014) per gli interventi previsti a favore dei musei tra cui il completamento dei nuovi Uffizi. Autorizzato un finanziamento annuo di 5 milioni per il MAXXI a Roma; 4 milioni per la realizzazione del museo nazionale dell'ebraismo a Ferrara; 500mila euro al centro Pio Rajana di Roma per studi su Dante e 500mila euro l'anno per 3 anni al museo tattile statale Omero ad Ancona (RPT ad Ancona) per garantirne la sopravvivenza; 2 milioni di euro per il restauro del Mausoleo di Augusto a Roma, grazie a una modifica al testo originario; soldi anche per i siti Unesco in provincia di Ragusa (100 mila euro l'anno per 3 anni).

FONDAZIONI LIRICHE. Nasce un fondo di 75 milioni per risanare i debiti. Arriva anche un commissario straordinario nominato dai ministri della cultura e dell'economia. Per accedere ai finanziamenti le fondazioni dovranno presentare un piano di risanamento e rispettare regole molto severe. In compenso le fondazioni virtuose, cioè in pareggio di bilancio da tre anni, vengono premiate con una quota aggiuntiva del 5% rispetto alla quota loro spettante del Fondo unico spettacolo (Fus). Non solo: nel nuovo criterio di assegnazione del Fus, il 25% spettante alle fondazioni lirico-sinfoniche premia quelle in grado di assicurare qualità artistica e festival, come Verona e Firenze.

VIA TAGLI ORIZZONTALI DA TEATRI ED ENTI CULTURALI.
Gli enti culturali vigilati dal Mibac e i Teatri stabili pubblici non dovranno più effettuare i tagli orizzontali sulle spese relative a pubblicità e tournée come previsto dalla spending review. Restano invece i tagli dell'8 per cento sulle altre spese.

DONAZIONI PIÙ FACILI. Le donazioni fino a 10 mila euro in favore della cultura potranno essere effettuate senza oneri amministrativi a carico del privato.

TAX CREDIT CINEMA.
Il decreto destina 110 milioni (20 aggiunti in Senato) alle agevolazioni fiscali per il cinema. Al fondo potranno accedere anche la fiction e l'audiovisivo.

FONDAZIONI CULTURALI. Il Senato ha assegnato 1,3 milioni a 103 fondazioni culturali tra cui Accademia della Crusca, Museo Nazionale del Risorgimento, Accademia musicale Chigiana, Fondazione Einaudi, Fondazione Gramsci, Fondazione don Sturzo.

AGEVOLAZIONI SPETTACOLO DAL VIVO. I locali che organizzano musica dal vivo, se non hanno più di 200 spettatori, devono fare solo l'autocertificazione allo sportello unico delle attività produttive del comune di loro appartenenza.

FORUM UNESCO.
Stanziati 400 mila euro per il Forum mondiale dell'Unesco di Firenze.

LAVORO A 500 GIOVANI. Vengono selezionati 500 laureati under 35 per un tirocinio di 12 mesi per la digitalizzazione e la catalogazione del patrimonio del Paese.

SPAZI PER GIOVANI ARTISTI. Giovani artisti italiani e stranieri potranno prendere in affitto a canoni super agevolati (non più di 150 euro mensili) locali messi a disposizione ogni anno dallo Stato scelti tra beni dismessi, caserme e scuole militari inutilizzate, beni confiscati alla mafia.

TAX CREDIT PER MUSICA.
Per la prima volta si introduce il credito di imposta (4,5 milioni annui) anche per imprese produttrici e organizzatrici di spettacoli di musica dal vivo.

 
 
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