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giovedì 08 giugno 2023
 
Chiesa
 

Donne diacono, l'apertura del Papa

12/05/2016  Francesco aveva già detto che occorre «studiare criteri e modalità nuovi affinché le donne si sentano non ospiti, ma pienamente partecipi della vita della Chiesa». Ricevendo in udienza le superiore religiose, si è detto d'accordo ad aprire una commissione di studio sul diaconato femminile e sul ruolo che avevano nelle comunità cristiane delle origini

Una commissione di studio sul diaconato femminile. Papa Francesco, rispondendo alle domande delle religiose, nel corso dell’udienza di giovedì mattina alla quale hanno partecipato circa 900 rappresentanti dell’Uisg (Unione internazionale sulle superiori religiose), ha riflettuto ad alta voce, su specifica domanda, sulla possibilità di costituire una commissione ufficiale che possa studiare la questione dell’uso delle donne come diaconi nella Chiesa primitiva.

Un punto che, a taluni è sembrata una prima apertura verso l’ordinazione sacerdotale ricordando che il diaconato è uno dei gradini per accedere all’ordinazione. Va però ricordato che Papa Francesco ha già chiuso la questione del sacerdozio femminile. Sul volo di ritorno del viaggio a Cuba e negli Stati Uniti, infatti, Bergoglio, a domanda diretta sulle ordinazioni presbiterali femminili, aveva risposto: «Non si può fare. Dopo lunghe riflessioni, Giovanni Paolo II lo ha detto chiaramente». Ma poi aveva aggiunto: «Non perché le donne non ne abbiano le capacità, perché nella Chiesa le donne sono più importanti degli uomini».

Più volte il Papa è tornato sull’importanza delle donne nella Chiesa spiegando, per esempio nel 2013, di ritorno dal suo primo viaggio internazionale a Rio de Janeiro, che «una Chiesa senza le donne è come il Collegio Apostolico senza Maria. Il ruolo della donna nella Chiesa non è soltanto la maternità, la mamma di famiglia, ma è più forte: è proprio l’icona della Vergine, della Madonna; quella che aiuta a crescere la Chiesa!». E, con espressione che ha poi ripreso più volte, aveva aggiunto che «la Madonna è più importante degli Apostoli! È più importante! La Chiesa è femminile: è Chiesa, è sposa, è madre. Ma il ruolo della donna, nella Chiesa, non  deve finire solo come mamma, come lavoratrice, limitata... No! È un’altra cosa!».

Francesco ha chiesto più volte una «profonda teologia della donna», «femminile» e non «femminista», «all’altezza della benedizione di Dio per lei».

All’inizio di quest’anno, nell’udienza del 7 febbraio, aveva dettato un’agenda specifica per valorizzare la presenza femminile. «Una sfida non più rinviabile», aveva detto,  quella di «studiare criteri e modalità nuovi affinché le donne si sentano non ospiti, ma pienamente partecipi dei vari ambiti della vita sociale ed ecclesiale». In questo senso può andare certamente la commissione di studio annunciata sul diaconato femminile della Chiesa primitiva.  Della materia, ha spiegato Francesco rispondendo alle domande delle religiose, aveva parlato «qualche anno fa con un buon, saggio professore, che aveva studiato l'uso delle donne diacono nei primi secoli della Chiesa». «Che cos'erano questi diaconi femminili? Avevano l'ordinazione o no?», il Papa ricorda di aver chiesto al professore. Ma confessa che, nelle risposte, il professore «era un po' oscuro», ma oggi «sarebbe bene per la Chiesa chiarire questo punto. Sono d'accordo. Io parlerò di fare qualcosa del genere. Mi sembra utile avere una commissione che lo chiarisca bene».

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