«Quanto accaduto ai migranti ospitati sulla nave Diciotti ci “provoca” nel vero senso della parola. Ci chiama a uscire fuori da noi stessi e da quegli atteggiamenti troppo borghesi con cui spesso chiudiamo le nostre coscienze alla vita e alle sue richieste». Monsignor Giuseppe Satriano, arcivescovo di Rossano Cariati è pronto ad accogliere alcuni dei migranti sbarcati da nave Diciotti. Ricorda il salmo 11: «Per l’oppressione dei miseri e il gemito dei poveri, io sorgerò dice il Signore, metterò in salvo chi è disprezzato» per dire che le parole di Dio non lasciano «spazio a dubbi e recriminazioni».
«Come Arcivescovo», dice ancora monsignor Satriano, «sento l’urgenza e la necessità, come già avvenuto negli anni scorsi, che anche la nostra Chiesa diocesana si renda disponibile ad accogliere, nei limiti delle proprie possibilità, i fratelli immigrati che, in accordo con la Segreteria della Conferenza Episcopale Italiana, ci potrebbero essere affidati».
Monsignor Satriano definisce «provvidenziale» la scelta della Cei mentre molti stanno a guardare il «vecchio dramma di Ponzio Pilato che va nuovamente in scena» e ricorda che «la capacità di attestare diritti e la necessità di doverosi riconoscimenti a livello internazionale, non deve avere come terreno di gioco la vita umana. Bene ha fatto la mediazione di don Ivan Maffeis, Sottosegretario CEI, a sottrarre da un ulteriore stupro la vita di questi fratelli, fin troppo provata e colma di sofferenza».