LA DICIOTTI RACCOGLIE I 177 MIGRANTI IN ACQUE MALTESI; 20 AGOSTO, TONINELLI: "L'EUROPA FACCIA LA SUA PARTE" A metà agosto la nave Diciotti della Guardia Costiera avvista e accoglie a bordo 177 migranti in difficoltà su un barcone al largo di Lampedusa, in acque maltesi. Nonostante gli appelli di 15 associazioni e movimenti civili che chiedano lo sbarco immediato dei migranti, la nave resta in rada davanti all’isola per cinque giorni, in attesa dell’ok per lo sbarco in un porto italiano. Il ministro dei trasporti Danilo Toninelli il 20 agosto annuncia che la nave attraccherà a Catania, «ma l’Europa faccia in fretta la propria parte».

20 AGOSTO: LA DICIOTTI ALL'ANCORA A CATANIA SENZA POTER SBARCARE
Il 20 agosto la Diciotti attracca a Catania ma non sbarca i 177 migranti. Ufficialmente è ferma per uno scalo tecnico. Sul molo Polizia di Stato, Carabinieri e il personale della Guardia Costiera non fanno avvicinare nessuno alla nave. Intanto il ministro degli Interni Matteo Salvini ribadisce che non intende arretrare di un millimetro nella sua decisione di non far scendere alcuno, fino a quando l'Europa non avrà prima aderito alla richiesta di condivisione nei diversi Paesi membri avanzata dal ministro degli Esteri Moavero Milanesi. La portavoce dell'Unhcr Carlotta Sami commenta: «Le persone a bordo hanno subito abusi, torture, sono vittime di tratta e traffico di esseri umani. Hanno bisogno urgente di ricevere assistenza e diritto a chiedere asilo. Un diritto fondamentale, non un crimine».

22 AGOSTO: IL PM DI AGRIGENTO ISPEZIONA LA DICIOTTI
Il Pm di Agrigento Luigi Patronaggio sale a bordo della Diciotti per un’ispezione. Il magistrato è titolare dell'inchiesta sul trattenimento dei profughi a bordo della nave. L'inchiesta a carico di ignoti potrebbe ipotizzare anche il sequestro di persona e l’arresto illegale. Dopo l’ispezione il pm afferma «La situazione a bordo è critica». Si riscontrano, tra l’altro, moltissimi casi di scabbia tra i passeggeri. Il ministro dell’Interno risponde sarcasticamente a un’emittente radiofonica: «Non sono un ignoto, mi chiamo Matteo Salvini. Se qualche procuratore mi vuole interrogare, sono pronto a spiegare le mie ragioni» .

22 AGOSTO, NOTTE: IL VIA LIBERA ALLO SBARCO DI 27 MINORI NON ACCOMPAGNATI
La notte del 22 agosto, dopo un crescendo di appelli e richieste ufficiali, tra cui quella della Procura per i Minorenni del Tribunale di Catania, arriva finalmente il via libera di Salvini allo sbarco di 27 minori non accompagnati, consegnati all’assistenza di Croce Rossa, Unhcr e all’ong Save the Children. Ma il caso politico non si chiude. Anzi. Scoppia la polemica all’interno delle forze di governo: il presidente della Camera Roberto Fico, infatti, dichiara di essere favorevole allo sbarco dei migranti trattenuti sulla Diciotti. La risposta di Salvini non si fa attendere: «Tu fai il presidente della Camera. Io faccio il ministro». «Buona notizia che il governo abbia deciso di far scendere i minori dalla Diciotti». Controreplica Fico via twitter. Quindi la stoccata finale: «Per me fare il presidente della Camera significa far sì che lo Stato non rinneghi mai principi fondamentali e dignità umana».

24 AGOSTO: CONTINUANO GLI APPELLI UMANITARI AL GOVERNO
Dall’attracco a Catania sono armai passati quattro giorni in cui i 150 migranti sono trattenuti a bordo. L'Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr) e l'Oim, l'organizzazione internazionale per le Migrazioni chiedono al governo italiano di consentire ai migranti di sbarcare. «Accogliamo con favore gli sforzi fatti dalla Guardia Costiera italiana nel salvare la vita di questo uomini, donne e bambini, ma è necessaria una risoluzione urgente a questa impasse», dichiara la vicepresidente dell'Unhcr a Roma, Roland Schilling. «Molti di coloro che sono a bordo potrebbero avere bisogno della protezione internazionale e e hanno già affrontato esperienze incredibilmente traumatiche».