Nei due testi latino e italiano (posto in calce al Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica) si rappresentano due prospettive circa l’oggetto della fede. Mentre nel testo latino sta in primo piano la Chiesa e ciò che essa propone alla fede dei credenti, nel testo italiano si parla innanzitutto della rivelazione, i cui contenuti la Chiesa «ci propone a credere». Nella seconda parte del testo italiano si dice che Gesù Cristo, Verbo incarnato, morto e risorto, «darà a ciascuno, secondo i meriti, il premio o la pena eterna». L’espressione va spiegata, nel senso che è la fede che salva, non le opere, e che il merito fondamentale è dunque la fede, virtù teologale, dono di Dio, e “i meriti” non sono tanto i nostri quanto innanzitutto quelli del Cristo redentore, giacché nessuno si può salvare da solo, senza la grazia misericordiosa del Signore.