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mercoledì 16 ottobre 2024
 
Cronaca
 

Dimesso il bimbo nato dalla madre morta cerebralmente

23/01/2015  Sembrava una sfida quasi impossibile, quella di trasformare il corpo di una donna morta cerebralmente in una incubatrice. E, invece, l'operazione è riuscita ai medici del San Raffaele che ieri, 22 gennaio, ne hanno potuto annunciare le dimissioni. Il bimbo sta bene e pesa 2 kg e 600 grammi.

È stato dimesso ieri, 22 gennaio, il piccolo nato dalla madre morta cerebralmente alla 23a settimana di gestazione. I medici del San Raffaele, compiendo un miracolo se il corpo della donna, trasformato in incubatrice, ha permesso al piccolo di arrivare alla 32a settimana di gravidanza. Il bimbo, che al momento della nascita pesava 1800 grammi oggi pesa 2 kg e 600 grammi ed è potuto tornare a casa con il suo papà. 

Gli organi della donna e il feto sono stati monitorati e protetti per due mesi dalle possibili complicanze nel reparto di Neurorianimazione, diretto dal Professor Luigi Beretta. Per decisione collegiale di tutti gli specialisti coinvolti, è stato effettuato il parto con taglio cesareo dall’équipe del professor Massimo Candiani, Responsabile dell’U.O. di Ginecologia e Ostetricia, alla 32a settimana, periodo giudicato ottimale nel bilancio rischi e benefici.

«Questo caso umanamente e scientificamente eccezionale è stato gestito grazie a un’autentica collaborazione multidisciplinare che ha consentito l’esito neonatale ottimale» afferma il professor Massimo Candiani. «Si parla spesso di approcci multi specialistici al paziente e in questo caso le molte competenze messe in campo sono state realmente straordinarie, consentendoci di dimostrare cosa intendiamo per gestione completa della gravidanza, anche nelle sue più complesse manifestazioni».

Alla nascita, le condizioni generali del piccolo erano buone, con autonoma attività respiratoria, «il decorso durante la degenza si è svolto in modo regolare e privo di complicanze, è stato garantito il supporto nutrizionale, inizialmente per via venosa, fino alla piena autonomia alimentare» – afferma il dottor Graziano Barera, responsabile dell’U.O. di Neonatologia e Patologia Neonatale. Alla dimissione tutti i controlli di routine previsti per la nascita prematura hanno evidenziato un quadro di normalità.

 
 
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