Il Resurrection Fest di Viveiro, in Galizia, è il principale concerto di musica metal della Spagna. Folle di giovani urlanti che inneggiano agli artisti sul palco. Tra di loro, come è ormai consuetudine, trovano spazio anche i disabili, non più relegati in casa e vittima dello stigma sociale, ma utenti a pieno titolo delle possibilità lavorative e ricreative che la vita offre. Ma stavolta a c’è stato un passaggio in più: durante l’esibizione degli Arch Enemy i giovani, e se ne contavano circa 100.000, hanno voluto innalzare al di sopra delle loro teste un ragazzo tetraplegico in carrozzina, un modo per portarlo in trionfo, per dare uno schiaffo ai suoi limiti, per offrigli un punto di vista privilegiato, per una volta, sullo spettacolo. La fotografia, scattata da Daniel Cruz, è diventata virale e ha fatto il giro del mondo, collezionando centinaia di migliaia di like. Sul volto di questo ragazzo si leggono la sorpresa, la gioia, l’entusiasmo, la riconoscenza: perché per una volta non doveva arrancare, farsi largo, ma era al di sopra di tutti, sostenuto da una solidarietà concreta, liberatoria.