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mercoledì 22 marzo 2023
 
 

Diverso sarai tu

19/03/2013  Al via il progetto di sensibilizzazione del mondo scolastico sul tema dei diritti e del rispetto delle persone affette da disabilità. Lo promuove l'associazione culturale Controscena

«È importante che gli studenti normodotati prendano coscienza di cosa significhi la disabilità per poter modificare in modo consapevole il proprio atteggiamento culturale e attivare processi interiori di rispetto, solidarietà e comunicazione positiva di inclusione di persone disabili anche in ambito extrascolastico e, in futuro, nel mondo del lavoro». Eva Schwarzwald e Mario Nuzzo sono gli ideatori del progetto "Diverso da chi? per una nuova cultura del rispetto", promosso dall'associazione culturale Controscena per sensibilizzare il mondo della scuola e i ragazzi in particolare sull'importanza di conoscere i diritti delle persone affetta da disabilità e sull'impegno che richiede difenderli dai soprusi, dall'indifferenza e dai pregiudizi.


A dover cambiare, in sintesi, non è la persona disabile né tanto meno si può pretendere che sia la disabilità stessa a modificarsi: è una questione di percezione. Di punto di vista. Solo quando si riesce a inquadrare il tema, mettendo a nudo gli stereotipi e approfondendo la conoscenza, è possibile a creare nei ragazzi la consapevolezza che l'aggregazione sociale è tale solo se condivisa senza distinzioni.

Tre le iniziative destinate ai ragazzi in età scolare tra gli 8 e i 17 anni di età messe in campo per l'anno scolastico in corso: la realizzazione di un cofanetto per le scuole contenente due dvd ad uso non commerciale, laboratori teatrali e una ricerca che avrà una fase preliminare si raccolta dati sulla percezione della disabilità tra gli studenti e una seconda di stampo "valutativo" sull'accoglienza del percorso proposto.


Il cofanetto dvd, realizzato in mille copie grazie al contributo del Comune di Milano e della Banca del Monte di Lombardia, contiene 15 cortometraggi di provenienza nazionale e internazionale, sottotitolati per non udenti, che affrontano la tematica della disabilità attraverso il racconto di storie che interessano cecità, sordità, autismo, problemi mentali e motori. il tutto corredato da una guida didattica che contribuisce a spiegare il senso profondo dei messaggi che vengono trasmessi dalle immagini attraverso la sollecitazione di riflessioni individuali e di gruppo. 

I laboratori teatrali sono invece curati dalla storica compagnia "Quelli di Grock". Il loro obiettivo è far vivere ai partecipanti l'esperienza corporea del diverso, in cerca di strade nuove, alternative, così da spingerli a mettersi in discussione e cercare modi, altri, di relazionarsi e comunicare con chi sta loro intorno.


Chiudiamo con la ricerca: per la sua realizzazione sono stati coinvolti insegnanti, esperti, persone con disabilità e referenti delle associazioni per avere uno spaccato quanto più realistico delle attuali condizioni di inclusione e interazione tra gli studenti disabili e i loro "colleghi" normodotati. «I primi risultati già raccontano come l’interazione diventi difficile a scuola nei momenti non strutturati - come gli intervalli - e aumenti col crescere dell’età e la conseguente minore spontaneità ed elaborazione dell’identità. Manca infatti una consapevolezza sul vissuto del compagno disabile anche a causa di un forte silenzio sul tema: proprio in questa direzione Diverso da chi? vuole intervenire, offrendo ai  bambini la possibilità di mettersi nei panni delle persone con disabilità sperimentandone i limiti e le abilità».

 
 
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