Matilde Gioli, Luca Argentero e Sara Lazzaro. Nella foto di copertina, Argentero con Pierdante Piccioni
Stasera su Rai 1 parte una fiction davvero particolare. “Doc nelle tue mani”, che ha per protagonista Luca Argentero, è ispirata alla storia vera di Pierdante Piccioni, un medico dell’ospedale di Lodi che ogni giorno combatte contro il coronavirus. Ovviamente, è stata girata prima dell’emergenza ed è tratta dal libro "Meno dodici” in cui Piccioni ha raccontato la sua incredibile esperienza: quella di un brillante primario che, a seguito di un incidente stradale, perde 12 anni di memoria e, dopo le cure, è costretto a ricominciare da zero.
Come ci ha raccontato lui stesso sull’edizione cartacea di Famiglia Cristiana «ho saputo che i miei collaboratori mi avevano soprannominato “il principe bastardo”, perché ero molto preparato ma anche molto duro nei rapporti con gli altri, pazienti compresi. Non vado molto orgoglioso di questo ritratto, anche perché non mi ci riconosco, per come sono ora». E poi ha aggiunto: «Adesso ragiono prima da paziente e poi da medico. Molto spesso i punti di vista non coincidono. All’università nessuno ci insegna l’empatia, la capacità di ascoltare chi dobbiamo curare. Io l’ho imparata dopo l’incidente, quando per mesi nessuno mi credeva quando dicevo che non ricordavo nulla, e questo mi causava una grande sofferenza».
LA STORIA E IL CAST
Andrea Fanti (Luca Argentero), uno dei migliori primari di Medicina Interna, freddo, distante e per nulla empatico con i pazienti, a seguito di un colpo di pistola alla testa che gli porta via dodici anni di memoria, è costretto a tornare in ospedale paziente prima, aiutante degli specializzandi poi. Studente tra quelli che erano i suoi studenti.
Ha perso ogni ricordo degli ultimi dodici anni, compreso quello più drammatico, la morte del figlio, che ha sgretolato la sua famiglia e lo ha reso duro e impassibile. L’amnesia non gli toglie il dolore dell’assenza del bambino, ma permette ad Andrea di decidere l’uomo e il medico che vuole essere. Contrariamente al passato, Fanti sceglierà la strada dell’empatia e dell’ascolto.
Al fianco di Fanti c’è Giulia Giordano (Matilde Gioli), che da lui - un tempo suo primario - aveva imparato il metodo da applicare in ospedale: zero empatia, zero ascolto del paziente, fiducia esclusiva nei risultati delle analisi e dell’esame clinico. Ma Giulia è anche la dottoressa che Andrea ha dimenticato di aver amato in passato. Ora che non riconosce più l’uomo che ama, Giulia cerca di seguire fedelmente gli insegnamenti di Andrea, ma questo la porterà ad entrare sempre più in conflitto con lui. Per fortuna può contare sul sostegno di Lorenzo Lazzarini (Gianmarco Saurino), suo brillante collega e caro amico. A volte sembra che lui consideri Giulia qualcosa di più di una semplice amica, ma all’ultimo momento si tira sempre indietro, preferendo dedicarsi senza impegno alle tante ragazze che cadono facilmente vittima del suo sorriso.
Andrea non si accorge dei sentimenti di Giulia, perché in ospedale lavora anche Agnese Tiberi (Sara Lazzaro), ex moglie e ora direttrice sanitaria. Nonostante siano separati da quasi dieci anni, Fanti vuole riconquistarla, scontrandosi con la ferma opposizione di lei, che nel frattempo si è rifatta una vita e non può cancellare il passato con semplicità.
Il filo che continua ad unire Andrea e Agnese passa attraverso Carolina (Beatrice Grannò), la loro figlia maggiore che, dopo la morte del fratello, è stata costretta a crescere troppo in fretta. Brava ragazza e studentessa modello, a cui però i genitori non hanno mai prestato abbastanza attenzione tanto da non scorgere i segni di un disagio profondo e di un segreto nascosto da troppo tempo.
Ad aiutare Andrea a non perdersi in questo nuovo mondo sconosciuto c’è Enrico Sandri (Giovanni Scifoni), il suo migliore amico, nonché neuropsichiatra infantile. Enrico è un medico brillante dalla grande sensibilità umana. Il suo contributo sarà fondamentale per aiutare Andrea nel suo percorso di riabilitazione.
Poco prima del colpo di pistola, Andrea scopre che Marco Sardoni (Raffaele Esposito), un medico suo sottoposto, ha falsificato un documento per nascondere la vera causa della morte di un paziente. Quello che fino ad allora Andrea ha considerato un errore umano si rivela improvvisamente qualcosa di molto più grave.
Sardoni, certo di essere radiato dall’Ordine dei medici, si salva grazie all’amnesia di Andrea che cancella ogni traccia dell’accaduto e gli permette addirittura di diventare primario al suo posto. Andrea si ritroverà quindi ad obbedire proprio agli ordini del medico che, prima dell’incidente, era intenzionato a denunciare e che più di ogni altro è prova a ostacolare il suo reinserimento in ospedale.
Ad accompagnare Andrea nella sua vita quotidiana in reparto c’è anche un piccolo gruppo di specializzandi: la timida Alba (Silvia Mazzieri), ragazza emotivamente fragile ignara della sua grande forza d’animo; l’esuberante Riccardo (Pierpaolo Spollon), che cela dietro la sua simpatia un segreto; la dura Elisa (Simona Tabasco), che nel tempo si è costruita uno scudo per difendersi dalle difficoltà della vita; Gabriel (Alberto Malanchino), il perfezionista, che cerca sempre di acquisire nuovi meriti per saldare un debito con il passato.