Farsi una doccia e indossare i propri vestiti puliti. Un gesto normale che si compie ogni mattina. Non per tutti. Per chi ha una casa fatta di cartoni sistemati sotto un porticato, fare una lavatrice è un’utopia. E quei vestiti sporchi e spesso maleodoranti, diventano talvolta una barriera capace di respingere il prossimo.
Ed è così che si rischia di amplificare quella povertà che è anche isolamento dal resto del mondo. Ma adesso senza chiedere nulla in cambio quella lavatrice che restituisce dignità alla persona diventa un gesto concreto che Napoli offre ai suoi clochard. La lavanderia di papa Francesco apre nel cuore del centro storico. In uno dei vicoletti di San Biagio dei Librai, la Casa dell’Amicizia accoglie gratuitamente chi desidera fare una doccia e chi vuole lavare i propri abiti.
“Napoli è una città che affronta i poveri tutti i giorni. E sa come restituire dignità alle persone. Qui siamo nel Vangelo perché uno pensa all’altro”. Il Cardinale Konrad Krajewski, Elemosiniere Apostolico conosce bene la città e il buon cuore dei napoletani “A Napoli non è mai mancato un panino o un caffè ma mancava un servizio come questo, non esistevano ancora docce aperte e un servizio lavanderia aperto a tutti - spiega il Cardinale Krajewski - i poveri vanno aiutati nell’oggi, non nel futuro, i progetti validi non sono quelli fatti alle scrivanie ma per strada, così come faceva Gesù che usciva e aiutava le persone che incontrava per strada nell’immediato”.
Carità e misericordia soprattutto tanta collaborazione tra associazioni, imprenditori e volontari. La “Lavanderia di Papa Francesco e servizio docce”, già attiva a Roma, Genova e Torino, rispondono all’invito del Santo Padre che, nella lettera apostolica “Misericordia et misera”, scrive che «Voler essere vicini a Cristo esige di farsi prossimo verso i fratelli, perché niente è più gradito al Padre se non un segno concreto di misericordia». Quella concretezza è un flacone di detersivo o un rasoio piuttosto che uno slip o una canottiera offerti da una cordata di imprenditori. L’iniziativa, infatti, è proposta da Procter & Gamble, realizzata grazie al coinvolgimento della Comunità di Sant’Egidio e la collaborazione di Haier Europe, e sostenuto dalla Elemosineria Apostolica. La lavanderia, che si trova nel retro della chiesa di dei SS. Filippo e Giacomo al civico 118 di via San Biagio dei Librai, è dotata di lavatrici e asciugatrici donate da Haier Europe e sarà costantemente rifornita di detergenti per il bucato come Dash e Lenor offerti da P&G oltre a prodotti per la pulizia dei locali o per l’igiene personale come gli shampoo Head&Shoulders e Pantene e rasoi e schiume da barba Gillette e indumenti intimi Yamamay destinati ai locali docce. Sarà un servizio offerto gratuitamente alle persone più povere, in particolare a quelle senza fissa dimora, che in questi locali potranno lavare e asciugare i propri indumenti, vestiti e coperte e, grazie al servizio docce, provvedere anche alla pulizia personale. «La Lavanderia sarà come la carezza del Papa che richiama tutti ad allargare lo sguardo a chi fa più fatica soprattutto in questo tempo così segnato dalla povertà» spiega Antonio Mattone portavoce della Comunità di Sant’Egidio di Napoli. «Stiamo realizzando azioni concrete a favore delle persone e dell’ambiente che ci auguriamo possano essere di aiuto per la collettività» dichiara Riccardo Calvi, Direttore Comunicazione di Procter & Gamble Italia. Entusiasmo anche nelle parole di Karim Bruneo, Direttore Comunicazione di Haier Europe «Come azienda vogliamo essere vicini alle persone e alle comunità in cui operiamo con azioni tangibili e significative, e siamo fermamente convinti che il diritto all’igiene sia universale e che tutti debbano poter avere accesso ad abiti puliti».