Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
venerdì 11 ottobre 2024
 
Il personaggio
 
Benessere

Dolcenera: «In poltrona non ci so stare»

24/05/2016  La giovane cantautrice, più volte protagonista al Festival di Sanremo, è iperattiva: oltre ad amare la musica, è appassionata di sport e non sta mai ferma. Ma non dimentica la riflessione e la spiritualità: «Mi affascina l’equilibrio fra l’uomo e l’universo».

«Io criceto». Così Dolcenera aœffronta la vita. Il verbo “cricetare” lo ha inventato lei per paragonare il suo essere sempre in movimento alla corsa perpetua che i simpatici roditori fanno sulla ruota delle gabbiette. Chi ha visto l’ultima edizione del talent show The voice of Italy, dove la cantautrice faceva la “coach”, può confermarlo: «Se sto ferma per più di 20 minuti impazzisco… Dovevo alzarmi in continuazione, ancora un po’ facevo le flessioni, esercitavo i tricipiti sfruttando i braccioli, altrimenti mi sarei addormentata. Stare lì in studio sulla poltrona rossa per tre ore, e ci sono stati giorni che registravamo anche otto ore di seguito, per me era intollerabile. E questo mi succede anche nella vita: se rimango seduta a tavola per troppo tempo inizio a spegnermi, a non parlare più».
Tutto questo si spiega scoprendo che Dolcenera (all’anagrafe Manuela Trane) prima di essere una cantautrice è una sportiva: «Sono nata così. Ho praticato il tennis da quando ero piccola ƒfino ai 18 anni. Tornavo da scuola, mangiavo e andavo subito ad allenarmi, poi di notte facevo i compiti e mi esercitavo al pianoforte. Questa attività mi ha molto temprato, mi ha insegnato a riconoscere i segnali del mio corpo, a prendermene cura, a capire me stessa e a mettermi, anche fiƒn troppo, in discussione. Il tennis mi ha inoltre aiutato ad affœrontare con serenità prima le gare e adesso gli eventi a cui partecipo come artista, perché sono abituata ad avere sempre un atteggiamento di sƒfida verso me stessa. Non ho mai avuto paura prima di un’esibizione perché mi ƒfido dell’istinto che mi porta sempre nella direzione giusta. Solo una volta, in una delle edizioni del Festival di Sanremo a cui ho preso parte, è stata un po’ dura cantare, ma in quel caso avevo la febbre»!
Manuela ha dovuto chiudere con il tennis a livello agonistico dopo essere stata investita da un’auto e aver subito un intervento a una gamba. «Sapevo che non avrei potuto migliorarmi oltre la categoria C alla quale ero arrivata e poi c’era anche il pianoforte che contendeva il primato delle mie passioni, così sono dedicata alla musica e all’università, dove ho studiato ingegneria meccanica». Poi ha cominciato a praticare altre specialità: «Per un certo periodo mi sono esaltata per la corsa: facevo 8 chilometri al giorno, andavo a correre al Parco delle Cascine a Firenze, e successivamente mi sono appassionata al nuoto. L’acqua è il mio elemento. Amo talmente tanto lo sport che facendone troppo arrivo a farmi male. Questo perché i miei impegni artistici mi portano a dover smettere per alcuni periodi, e se non posso allenarmi per un mese, poi torno in palestra andandoci tutti i giorni e fiƒnisce che mi spacco: per il troppo nuoto si è infiƒammato il muscolo del braccio coracobrachiale e quindi sono dovuta andare in una palestra specializzata nella riabilitazione degli atleti professionisti. Ma mentre ero lì per rimettermi a posto ho scoperto il tacfiƒt, che è diventata la mia nuova passione: è un addestramento di tipo militare, simile al crossfiƒt, ma con strumenti strani come clave di ferro (kettlebells), anelli, corde, elastici».
Non è ƒfinita qui perché Manuela pensa già alla prossima sfiƒda: «Nel mio futuro vedo il canottaggio, qui a Firenze c’è una bella squadra… e siccome sono molto forte in quel tipo di movimento mi sento portata». Anche l’alimentazione è da vera sportiva: «Non seguo diete, ma anche quando sono fuori per lavoro cerco di nutrire il mio corpo con cibi energetici, ricchi di vitamine e proteine ». L’attività fiƒsica poi è un’ottima valvola di sfogo nei periodi in cui è concentrata sulla realizzazione di un disco: «La musica, soprattutto la parte di scrittura e di cura degli arrangiamenti, ha bisogno di molta concentrazione mentale e quindi, per compensare, ho bisogno di muovermi».
L’ultimo album Le stelle non tremano - Supernovae ruota intorno alla paura del futuro e a come aœffrontarla: «Io rispondo con il coraggio e la positività, spingendo le persone a fare, anziché a bloccarsi per il timore dell’incertezza». Insomma, un invito a “cricetare”. «È lo stesso suggerimento che do ai ragazzi che vogliono fare musica oggi, come i concorrenti di The voice of Italy che ho seguito e che voglio continuare ad aiutare con la scrittura dei pezzi anche dopo la ƒfine del programma televisivo. In questo disco ho composto canzoni più veloci del solito, proprio per inseguire questa vitalità (l’ultimo singolo si intitola 100 mila watt!), però non è detto che in un altro momento non possa scrivere un altro tipo di musica», come è avvenuto per il brano dai sapori soul presentato all’ultimo Festival di Sanremo intitolato Ora o mai più (le cose cambiano).
Anche il ballo fa parte della vita della cantautrice: «Non mi muovo seguendo il ritmo, ma mi faccio rapire dai suoni degli arrangiamenti e con il corpo seguo le note dell’assolo di uno strumento». Manuela crede molto nel ruolo terapeutico della musica, tanto da aver partecipato, lo scorso anno, a CO2 (www.co2musicaincarcere.it), un progetto pensato da Franco Mussida – ex chitarrista della storica band Pfm e fondatore della scuola di musica milanese Cpm – per educare i carcerati all’ascolto: «Abbiamo preparato alcune composizioni strumentali che provocano diversi stati d’animo e le abbiamo messe a disposizione dei detenuti che le possono selezionare in base alle loro sensazioni. Dico sempre che un musicista diffi•cilmente diventerà mai un delinquente e per questo suggerisco ai genitori di comprare ai loro fiƒgli uno strumento per imparare a suonare». Negli anni l’artista ha cantato anche in diverse carceri italiane e in particolare ricorda un’esperienza molto forte nella sezione maschile del Regina Coeli di Roma: «Mi ha sconvolta cantare Com’è straordinaria la vita davanti a persone prive della libertà, è stato un momento di condivisione molto forte. A un certo punto i detenuti si sono alzati in piedi con veemenza creando preoccupazione nelle guardie, ƒfinché uno mi ha urlato: “Questa l’hai scritta per noi”!».
Manuela è cresciuta in una famiglia cattolica e questa formazione è ancora ben presente dentro di lei, anche se non è una praticante. Più in generale, è affascinata dalle religioni. «Leggo molto e mi colpisce il senso di equilibrio dell’uomo con l’universo che ti insegna il buddhismo». Il nome Dolcenera, l’ha preso in prestito da una canzone di Fabrizio De André: «Mi rappresenta ancora oggi, perché il mio modo di cantare è fatto di chiaroscuri e io sono malinconica e positiva allo stesso tempo».

CHI E'

Nata a Galatina (Le) il 16 maggio 1977, Emanuela Trane, studia canto, pianoforte e clarinettofi ƒn da piccola. A Firenze, si iscrive alla Facoltà di ingegneria meccanica. Scoperta da Lucio Fabbri, con il nome Dolcenera si presenta al Festival di Sanremo del 2003 vincendo la categoria Nuove proposte con Siamo tutti là fuori, contenuta nell’album di debutto Sorriso nucleare. Nel 2005 vince il talent musicale Music farm, con Mai più noi due, dall’album Un mondo perfetto. Seguirà l’uscita di altri due dischi, Il popolo dei sogni del 2006 ed Evoluzione della specie del 2011. Nel settembre del 2015 pubblica Le stelle non tremano, scritto, prodotto e arrangiato da lei, al quale segue un’edizione speciale, Supernovae, con sei nuove canzoni, compresa Ora o mai più (le cose cambiano) presentata a Sanremo. Da febbraio per tre mesi è stata uno dei coach del talent di Rai 2 The voice of Italy.

Cibo
Alimentazione da atleta: cibi energetici, vitaminici e proteici.

Sport
Ha praticato tennis a livello agonistico, nuoto, corsa. Ora si è appassionata al tacfiƒt e vorrebbe fare canottaggio.

Obiettivi
Concentrarsi sul suo spettacolo autunnale Dolcenera show.

Scopri BenEssere, la rivista che pensa alla tua salute dell'anima

 
 
Pubblicità
Edicola San Paolo