Riflettere su un tema capace di unire tutto il Sistema Paese. Provare a fare proposte per invertire il trend demografico. Immaginare una nuova narrazione della natalità: sono i tre obiettivi fondamentali degli “Stati Generali della Natalità”, convegno-evento che domani, alle ore 9.30 sarà aperto in presenza da Papa Francesco e dal premier Mario Draghi presso il Foyer dell’Auditorium della Conciliazione a Roma, e trasmesso in diretta streaming sul sito www.statigeneralidellanatalità.it e sulla pagina facebook @SGDNAT (https://www.facebook.com/SGDNAT ).
A promuovere questo meeting sul futuro dell’Italia il presidente nazionale del Forum delle associazioni familiari, Gigi De Palo, che ricorda l’urgenza dell’argomento e propone di unire le forze per un cambiamento di prospettiva anche socio-culturale: “Mettere al mondo un figlio non è solo un fatto privato”, spiega. “Metteremo attorno a un tavolo il mondo delle banche, il mondo delle imprese, il mondo dei media, il mondo dello sport, dello spettacolo, le istituzioni. Proveremo a far partire un cambiamento nel nostro Paese".
I dati della “caduta libera” delle nascite in Italia sono sotto gli occhi di tutti: il 2020 ha visto l’ennesima riduzione delle nascite in Italia (gli iscritti all’anagrafe per nascita sono stati appena 404.104, il 3,8% in meno rispetto al 2019, un record negativo che si rinnova da 12 anni, durante i quali le nascite sono diminuite del 30%). La denatalità è un aspetto peraltro connesso a una progressiva riduzione dei progetti di famiglia da parte dei giovani: come è emerso dalla recente indagine “Giovani, famiglia e futuro attraverso la pandemia”, a cura del Centro Internazionale Studi Famiglia e dell’Istituto Toniolo, il desiderio matrimoniale è del 55,6% tra i giovani tra i 30 e i 35 anni, con uno scarto tra i due sessi: tra le donne che lavorano, la percentuale di chi intende sposarsi è del 53,6%, mentre è del 68% tra gli uomini occupati. Giovani donne e uomini oggi faticano a incontrarsi nelle traiettorie di vita: il desiderio di avere un figlio è più alto tra i maschi più giovani (25-30 anni) con un lavoro stabile che tra le donne di 30-35 anni sempre con un lavoro stabile (l’84% contro il 65%).
E’ un quadro, quello dell’assottigliamento delle nuove generazioni, che risulta ulteriormente aggravato dai decessi per la pandemia e ha messo a nudo la fragilità estrema del sistema di welfare italiano, in cui la mancanza di un ricambio generazionale rischia di mandare al collasso i pilastri fondamentali su cui si regge il nostro paese: le pensioni, la sanità, la scuola.
Gli Stati Generali della Natalità mettono a fuoco il problema mettendo per la prima volta attorno allo stesso tavolo di discussione i rappresentanti delle Istituzioni, il mondo dell’impresa, della finanza, della cultura. Dopo i saluti del Papa e del premier, la mattinata proseguirà con gli interventi istituzionali della ministra per la Famiglia, Elena Bonetti, del ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti e della sindaca di Roma Virginia Raggi.
Ci sarà poi una relazione del presidente dell’Istat, Gian Carlo Blangiardo, che a partire da un’analisi sulla natalità nel nostro Paese rappresenterà gli scenari futuri per demografia ed economia.
L’evento proseguirà poi con l’apertura di tre tavoli tematici (Natalità, che impresa!; Nuove nascite, un buon investimento; Figli, una bellezza da raccontare) in cui esponenti di imprese, banche, assicurazioni, media, cultura si confronteranno offrendo un racconto corale della necessità di una responsabilità diffusa sul tema della natalità. Ospiti i vertici di aziende come Poste Italiane, Open Fiber, Rai, Enel, Federcasse, Lux Vide, Generali Italia e Fondazione Mediolanum Onlus. Non mancheranno gli interventi di giornalisti, tra cui il direttore di Avvenire, Marco Tarquinio, l’editorialista del Corriere della Sera, Aldo Cazzullo, la giornalista di Repubblica Annalisa Cuzzocrea. Parleranno di famiglia e natalità, tra gli altri, il calciatore Ciro Immobile, attaccante della Lazio, insieme alla moglie Jessica, e l’attrice Anna Foglietta.