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Don Armando Zappolini: «Così Madre Teresa mi cambiò la vita»

06/09/2016  Era uno dei ragazzi accolti dalla santa, padre Orson, prima di diventare sacerdote e venir mandato come aiuto nella sua parrocchia di Perignano. Così, a un certo punto, Madre Teresa gli disse «Voglio conoscere il tuo amico», e venne a trovare don Armando...

Una data su tutte, il 20 maggio 1990: «Da 26 anni per me è il giorno di Madre Teresa, della sua visita nella chiesa di Santa Lucia a Perignano, in provincia di Pisa». Don Armando Zappolini, presidente del Cnca (Coordinamento nazionale comunità di accoglienza), ha conosciuto personalmente la fondatrice delle Missionarie della carità.
Era stata lei ad accogliere a Calcutta il piccolo Orson Wells, diventato poi sacerdote, che dal dicembre 1988 al settembre 1990 era stato mandato come aiuto nella parrocchia di don Armando, durante i suoi studi in Italia. La santa disse a padre Orson, che andava a trovare Zappolini invece di passare a salutarla quando era a Roma: «Voglio conoscere il tuo amico. Voglio vedere chi è questo prete che ora conta più di me».
Di qui l’incontro con la Madre, l’anno dopo il primo viaggio di don Armando a Calcutta, dove la santa li invita «ad andare nei villaggi fuori città. Ci disse: “Non restate qui con me, andate da chi non cerca nessuno! Date ai bambini la possibilità di andare a scuola”. Ci ha fatto immergere in un mondo fatto di grande povertà e dignità. Io mi porto questo dono nel cuore e nella condivisione con la fatica e le diffi–coltà di tante persone in Italia e nel mondo, padre Orson continua nella sua Calcutta a educare e appassionare i ragazzi che lo circondano. Ambedue impegnati a seguire le orme di quella piccola grande donna che ha cambiato la nostra vita». La sua santità, aggiunge Zappolini, «è un dono che la rende patrimonio di tutta la Chiesa. Il 3 e 4 settembre a Roma facciamo festa con lei. L’ho incontrata l’ultima volta 10 giorni prima della sua morte. Il suo esempio, la sua forza e la sua semplicità continuano a essere per noi fonte di ispirazione».
Da quell’amicizia è nata l’associazione Bhalobasa (www.bhalobasa.it), che in bengalese signifi–ca “amore” e compie 25 anni di vita proprio nell’anno in cui Madre Teresa viene canonizzata. Una organizzazione senza scopo di lucro vicina − con il sostegno a distanza, i microprogetti, i campi di lavoro e i viaggi solidali − non solo ai bambini indiani, ma anche a quelli di Uganda, Burkina Faso, Ecuador, Brasile, Repubblica Democratica del Congo e Tanzania.
Ma una traccia di Madre Teresa resta anche a Perignano: il centro di accoglienza della parrocchia è intitolato proprio a lei.

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