Alcuni volontari impegnati nell'ostensione della Sindone del 1998. Foto Reuters.
Si avvicina il 2015, anno in cui la Chiesa piemontese sarà sotto gli occhi del mondo. Si celebra infatti il bicentenario della nascita di san Giovanni Bosco: il giubileo salesiano è stato aperto ufficialmente lo scorso 16 agosto, ma l'apice dei festeggiamenti sarà nei prossimi mesi. Non solo: in concomitanza con questo evento è stata indetta un'ostensione straordinaria della Sindone, che si svolgerà dal 19 aprile al 24 giugno prossimi. Papa Francesco ha assicurato la sua presenza, anche se i dettagli della visita non sono stati ancora definiti. Intanto Torino e il Piemonte si preparano per dare accoglienza a un gran numero di persone, in arrivo da ogni angolo del pianeta. E' una macchina organizzativa articolata e complessa quella che si sta mettendo in moto. Si mobilitano autorità e istituzioni, ma anche tanta gente comune.
Le “giacchette viola”, ad esempio: è così che vengono affettuosamente chiamati, per via della loro divisa, i volontari della Sindone, uomini e donne che prestano servizio in Duomo e negli spazi circostanti durante le ostensioni, aiutando a gestire il flusso ininterrotto dei pellegrini. Oggi, a più di otto mesi dall'inizio dell'evento, sono già 1.300 i volontari che hanno dato la loro disponibilità. «Una risposta finora più che positiva, sia per il numero delle adesioni, sia per l'entusiasmo nell'accettare l'invito – ha commentato Elide Tisi, vicesindaco di Torino e Presidente del Comitato organizzatore Ostensione 2015 – Molto però resta ancora da fare». Nella scorsa ostensione (era il 2010) furono circa 4.000 le persone coinvolte a vario titolo in attività di accoglienza e “servizio d'ordine”, ma anche nell'assistenza ai disabili. Quella delle giacchette viola è una presenza discreta e silenziosa, capace però anche di entrare in dialogo con i pellegrini, rispondendo alle domande più semplici, o magari anche solo regalando uno sguardo, un sorriso.
La storia di questi volontari inizia nel 1978, anno in cui il Lino fu esposto per la prima volta dopo la guerra e senza i Savoia (fino al '46 infatti il Telo era di proprietà della casa regnante). Si voleva porre l'accento sull'ostensione come “fatto di Chiesa” e per questo motivo all'opera dei volontari venne dato un significato molto preciso, poi rimasto costante nel tempo: rappresentare l'accoglienza della Chiesa locale verso i pellegrini. Ecco perché, ancora oggi, il reclutamento avviene soprattutto attraverso le parrocchie. Ma ci sono anche realtà diverse che rispondono alla chiamata: ad esempio alcune associazioni di ex alpini o ex carabinieri. L'età media sta tra i 60 e gli 80 anni. Per il 2015, però, vista anche la ricorrenza speciale legata al carisma salesiano, si sta cercando di coinvolgere maggiormente i giovani. Per saperne di più sulle iscrizioni è possibile consultare il sito www.sindone.org