Le celebrazioni per il 25° anniversario dell’uccisione di don Peppe Diana sono iniziate il 14 marzo con il ricordo dell’ordinazione sacerdotale e si concluderanno il 21 con l’assegnazione del Premio nazionale don Diana e un mandato per tutti: memoria, incontri e azioni servono per costruire un presente migliore, oggi. Fra workshop, spettacoli teatrali e veglie di preghiera, il Comitato don Diana ha lanciato l’obiettivo “250 eventi” e in questi giorni, da Rovereto a Bologna passando per Aversa, sono innumerevoli le iniziative promosse da associazioni e parrocchie che si terranno in tutta Italia.
A cominciare da Casal di Principe (Caserta), paese di don Diana, dove venerdì 15 marzo inaugura la mostra "Con gli occhi di Augusto", un percorso per immagini realizzato con l’archivio fotografico di Augusto Di Meo, amico fraterno del sacerdote e testimone oculare dell'omicidio. La mostra è allestita negli spazi di Casa Don Diana, il bene confiscato alla criminalità organizzata che il Comitato don Diana ha trasformato in polo per la promozione sociale (ore 18, via Urano, a cura di Stella Grieco, www. dongiuseppediana.org). Gli scatti di Di Meo raccontano i lati più oscuri dell’Agro Aversano - dall’infiltrazione mafiosa negli enti pubblici alla gestione illecita dei rifiuti – ma danno spazio anche alla rinascita di un territorio che negli ultimi anni ha cambiato faccia grazie anche a quanto seminato da don Diana. Durante la serata sarà presentato in anteprima il documentario “Non taceremo. Con don Diana dalla parte giusta”, realizzato dalla Rai e curato da Anna Teresa Damiano. La giornata si chiuderà poi al Teatro della Legalità, con lo spettacolo teatrale “Per amore del mio popolo. Il profumo della memoria”, di Salvatore Nappa e Raffaele Sardo.
Nel week end, l’arrivo degli scout, di cui don Diana fu capo e assistente spirituale, ricomprendo diversi incarichi fra cui quello di assistente nazionale del settore Foulard Blanc, che si occupa dell’assistenza dei malati a Lourdes. Sabato 16 i Foulard Blanc si incontreranno per alcuni momenti di riflessione. Sempre sabato 16 e domenica 17 marzo i giovani di Agesci saranno impegnati nella due giorni “Il tuo sogno, la nostra frontiera”. Dopo i workshop sulla cittadinanza attiva che, toccheranno ambiti quali Chiesa, accoglienza, ambiente, disabilità, lavoro, politica e scuola, il 17 gli scout “invaderanno” le vie di Casal di Principe per la marcia in memoria di don Diana. «Saremo in più di 6 mila, provenienti da oltre 100 Gruppi scout, campani ma non solo. Si tratterà di una “marcia animata”, con riflessioni lungo il cammino, la tappa sotto casa di mamma Iolanda e la visita alla cappella dove è sepolto don Diana. Infine, nello spiazzo antistante al cimitero, celebreremo la Messa», dice Vincenzo Piccolo, presidente del Comitato nazionale Agesci.
Lunedì 18 marzo si terrà poi la veglia di preghiera alla parrocchia di San Nicola di Bari mentre il 19, anniversario dell’omicidio, il vescovo di Aversa monsignor Angelo Spinillo celebrerà la Messa che don Diana non fece in tempo ad officiare (ore 7.30, chiesa di San Nicola di Bari). A seguire, la presentazione del francobollo celebrativo con la partecipazione del Ministero dello Sviluppo Economico, Poligrafia dello Stato e Poste Italiane (ore 9.30 a Casa don Diana) e il corteo con le scuole, le associazioni e le autorità fino al cimitero. Nel pomeriggio le attività organizzate in piazza dalle scuole e, la sera, musica con la Festa della Tammorra (ore 20, piazza Mercato).
«Bisogna risalire sui tetti e annunciare parole di vita», diceva don Diana. In questi giorni, grazie all'impegno del Comitato e allo slancio di tanti giovani, sembre che il suo invito si stia realizzando.