Far girare l’opera lirica su un camion, farla arrivare fra la gente, nelle periferie, nei paesi, lì dove non c’è un teatro e magari neanche più una casa, perché c’è stato il terremoto. È la scommessa del Teatro dell’Opera di Roma che, con il sostegno della Regione Lazio, sta portando in tournée un allestimento di Don Giovanni, uno dei capolavori operistici di Mozart e una delle opere più amate di tutti i tempi.
Dopo una rappresentazione nel quartiere periferico e problematico di San Basilio, a Roma, a Ostia e nei quartieri romani di Tor Tre Teste e del Tufello, il Don Giovanni è stato rappresentato ad Amatrice l’8 luglio e ad Alatri l’11 luglio. Il 13 luglio lo spettacolo sarà replicato a Frascati e sabato 15 a Leonessa, nel reatino, un altro centro abitato ferito dal terremoto dell’agosto del 2016. L’opera itinerante funziona così: un’automotrice traina un container. Arrivato in piazza il camion si ferma, il container si spalanca. La parete lunga si apre e diventa parte del palcoscenico, su cui si muovono i cantanti. L’orchestra si colloca davanti, al livello del pubblico. Il pubblico apprezza e appalude, si porta le sedie da casa, si divertono anche i bambini.
L’allestimento di Don Giovanni, in versione ridotta rispetto all’originale, è curato dal regista Fabio Cherstich (il quale già l’anno scorso curò la versione in camion di “Il barbiere di Siviglia” di Rossini. “Ci siamo immaginati un Don Giovanni che si muove indisciplinato attraverso una sequenza di quadri e scene densi di azione, travestimenti e inganni. Come in un film noir il protagonista è sempre in fuga, dal’ouverture alle ultime note del concertato finale”, spiega Cherstich.
I cantanti, gli attori e i tecnici che danno vita allo spettacolo provengono in parte dal progetto “Fabbrica” Young Artist Program del Teatro dell’Opera di Roma. Carlo Donadio e Roberto Di Mio dirigono i musicisti della Youth Orchestra del Teatro. Scene, costumi e video sono curati da Gianluigi Toccafondo.
“La grande tradizione del melodramma”, dichiara Lidia Ravera, Assessore alla Cultura e Politiche Giovanili della Regione Lazio, “torna in mezzo alla gente, nelle piazze del Lazio, lascia gli stucchi e i velluti del Costanzi per avvicinarsi alle macerie di un Paese ferito, un Paese che ha perso le sue infrastrutture culturali, che vede la sua comunità dispersa: Amatrice, e poi Leonessa. Cantanti e musicisti, giovani ma già affermati, sapranno riprodurre la magia di un evento unico, di un allestimento davvero speciale. Ringrazio Carlo Fuortes e i suoi collaboratori per aver capito l’importanza di questo appuntamento con i luoghi colpiti dal terremoto, per averci aiutato a renderlo possibile”.
Per Carlo Fuortes, Sovrintendente del Teatro dell’Opera di Roma, “il viaggio del nostro OperaCamion in alcuni luoghi del Lazio, in particolare le tappe in due città molto colpite dal terremoto dello scorso agosto, ci rendono orgogliosi. Speriamo che la musica di Mozart, l’entusiasmo dei giovani interpreti, il fascino del teatro possano far dimenticare per qualche minuto i gravi problemi del vivere quotidiano in queste zone e siano anche un segno della vicinanza e della solidarietà di tutto il Teatro dell’Opera di Roma».