C’è già la data ufficiale. Si chiuderà il 23 novembre prossimo la fase diocesana della causa di beatificazione di don Oreste Benzi, il fondatore della Comunità Papa Giovanni XXIII. Don Oreste, il prete dalla tonaca lisa che tutti ricordano come il sacerdote degli ultimi, è morto nella sua città, a Rimini, il 2 novembre del 2007. La fase diocesana della causa di beatificazione è stata aperta il 27 settembre del 2014 e si è chiusa in soli cinque anni, fatto assai raro, come sottolineano dalla Comunità.
Durante questa fase processuale sono stati ascoltati 131 testimoni dal Tribunale ecclesiastico diocesano presieduto da don Giuseppe Tognacci e sono state raccolte centinaia di pubblicazioni e migliaia di scritti inediti spesso appuntati su semplici foglietti volanti. Adesso tutto il materiale raccolto sarà sigillato per essere poi inviato in Vaticano alla Congregazione per le Cause dei Santi.
Don Oreste era nato il 7 settembre del 1925 a San Clemente, un piccolo paese dell’entroterra collinare di Rimini, allora provincia di Forlì, sesto di nove figli di una famiglia di operai. Giovane sacerdote in un’Italia martoriata dal dopoguerra, ha speso fin da subito la sua vita per i poveri e per quelli che erano considerati “gli scarti della società”, sempre con un’attenzione particolare ai giovani e agli adolescenti, ai quali propone “un incontro simpatico con Cristo”.
Nel 1968 fonda l’Associazione Papa Giovanni XXIII e nel 1973 apre la prima Casa famiglia a Coriano, sulla collina di Rimini. Niente operatori con turni scanditi da un contratto. Una mamma, un papà presenti 24 ore su 24 per condividere la vita con le persone accolte. Oggi il suo carisma è diffuso in 42 paesi nei 5 continenti.
“Don Benzi è stato un profeta che ha condotto un popolo di laici sulla via della Santità”. Così ha commentato la notizia Giovanni Paolo Ramonda, che dalla morte di don Oreste è alla guida della Comunità. “La prossima beatificazione di Sandra Sabattini ne è la dimostrazione”, ha aggiunto, “Sandra fa splendere don Oreste e viceversa”.
Sandra Sabattini, “la santa fidanzata” discepola di don Oreste, morta il 2 maggio dell’84 a 23 anni non ancora compiuti, sarà beatificata entro il prossimo anno. Sandra era membro laico della Papa Giovanni, studiava Medicina a Bologna sognando di partire missionaria per l’Africa ed era innamorata e fidanzata con un coetaneo. Stava proprio recandosi insieme a lui a un incontro della Comunità quando venne travolta da un’auto, morendo dopo tre giorni di coma. Fin da subito don Oreste l’aveva indicata come modello per i giovani, promuovendo l’avvio della causa di beatificazione.
Il 2 ottobre Papa Francesco ha autorizzato la promulgazione del decreto relativo a un miracolo ottenuto per intercessione di Sandra, aprendo la via che la porterà, nel 2020, a essere proclamata beata.