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sabato 12 ottobre 2024
 
Disabilità
 

"Dopo di noi", più autonomia e case famiglia

16/06/2016  La Camera ha approvato in via definitiva e senza modifiche la legge che regolamenta l'assistenza delle persone con disabilità grave rimaste prive di sostegno familiare. Ecco i punti principali fissati dal testo.

(Nella foto Reuters: il Giubileo degli ammalati e delle persone disabili lo scorso 12 giugno)

Il "Dopo di noi" è legge. Con 312 voti a favore, 64 contro e 26 astenuti, la Camera dei deputati ha approvato in via definitiva, e senza modifiche, il testo del ddl in materia di assistenza alle persone con disabilità grave prive di sostegno familiare, o perché i genitori che si prendevano cura di loro sono venuti a mancare, o perché le famiglie non sono in grado di provvedere ai loro bisogni. Secondo i dati Istat, in Italia vivono oltre 3 milioni di persone con disabilità grave. Più di 200mila adulti oggi vivono in istituti o residenze sanitarie assistenziali (Rsa), senza possibilità di scegliere per la loro vita. Attualmente il 70 per cento delle famiglie con un figlio o un congiunto disabile grave sostiene e gestisce l'assistenza senza ricevere alcun aiuto. L'Istat calcola inoltre che oltre il 60 per cento dei figli con disabilità grave sopravvivrà ai propri genitori. Il "dopo di noi", dunque, è destinato a diventare una problematica sempre più rilevante e diffusa nel nostro Paese.

La nuova legge dà finalmente una risposta alle preoccupazioni e alle angosce delle famiglie italiane
che hanno un figlio o un parente disabile e si domandano che cosa ne sarà di lui una volta che sarà rimasto solo e non avrà più una rete di relazioni sulla quale fare affidamento. Ma vediamo più in particolare cosa prevede il testo approvato.

La legge, composta di dieci articoli, si fonda su alcuni capisaldi: favorire l'autonomia delle persone disabili, la loro inclusione sociale, la loro possibilità di scegliere come e con chi continuare la loro esistenza.   
 
Il testo stabilisce chi sono i soggetti delle misure di assistenza, cura e protezione, specificando che la persona disabile venga progressivamente presa in carico già durante l'esistenza in vita dei genitori. Si tratta dunque di un percorso che inizia nel "durante noi", con il coinvolgimento attivo e consapevole delle famiglie stesse, affinché il passaggio verso nuove forme di assistenza sia graduale e non un distacco traumatico.

Per l'assistenza alle persone con disabilità grave viene istituito un Fondo: 90 milioni per il 2016, 38,3 milioni per il 2017, 56,1 milioni a decorrere dal 2018. Questo Fondo ha lo scopo di attivare e sostenere programmi di deistituzionalizzazione e domiciliarità: ovvero la costituzione di case-famiglia e gruppi-appartamento nelle quali le persone disabili possano abitare ricostruendo modalità di convivenza proprie di una famiglia, evitando così l'isolamento e l'emarginazione. La dimensione della casa, dunque, viene gradualmente a sostituire quella dell'istituto, favorendo la promozione umana della persona disabile.  

Le legge stabilisce inoltre la detraibilità fiscale delle polizze assicurative finalizzate alla tutela di soggetti con disabilità grave. Sono inoltre esenti dall'imposta sulle successioni e le donazioni i "trust", ovvero gli atti giuridici attraverso i quali un donatore destina un bene mobile e immobile a un beneficiario facendolo gestire da una terza persona (perché il beneficiario è un soggetto debole e non può farlo direttamente). I "trust" esenti dall'imposta sono dunque quelli istituiti in favore di persone disabili gravi e solo a condizione che siano rivolti esclusivamente alla tutela, alla cura, all'inclusione sociale e al miglioramento della qualità di vita dei beneficiari del "trust".  

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