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domenica 09 novembre 2025
 
Scuola
 

Operazione simpatia, la Giannini annuncia 32mila insegnanti di ruolo

09/08/2016  Dopo i trasferimenti, le immissioni in ruolo. La scuola è sempre in movimento. Sono 32 mila, infatti, gli insegnanti che entreranno in ruolo da settembre e ci saranno anche 10 mila assunzioni di personale tecnico amministrativo, in parole semplici segretari e bidelli. Lo ha annunciato ieri il ministro Stefania Giannini, forse anche nella speranza di rasserenare gli animi.

A due giorni dal caos e dalle proteste per i trasferimenti degli insegnanti della scuola media e un giorno prima della pubblicazione dei trasferimenti della scuola superiore il ministro Stefania Giannini, forse anche nella speranza di rasserenare gli animi, ha annunciato, durante un’intervista a Rai News 24, che a settembre 32 mila insegnanti entreranno in ruolo e ci saranno anche 10 mila assunzioni di personale tecnico amministrativo in parole semplici segretari e bidelli.

Quali benefici porteranno alla scuola queste importanti novità come le ha definite lo stesso ministro? Sicuramente con questa mossa si riusciranno a coprire molte cattedre che diversamente a settembre, per l’effetto del turn over dovuto anche ai pensionamenti, sarebbero rimaste scoperte andando poi a supplenze annuali. Quindi è indubbio che, se tali assunzioni verranno fatte con tempestività, i nostri ragazzi potrebbero avere la fortuna di avere già dal primo giorno di scuola consigli di classe al completo e questo è sicuramente un grande vantaggio per far sì che la programmazione e la didattica, e con essa lo studio delle discipline, avvenga nel migliore dei modi. Ciò garantirebbe anche continuità all’azione di insegnamento evitando quella girandola degli insegnanti che tanto nuoce nei processi di apprendimento.

C’è però il rischio che i docenti interessati da tali immissioni in ruolo, o vincitori di concorsi a cattedre svoltisi durante il corso di questo anno o appartenenti alle cosiddette graduatorie a esaurimento, debbano aspettare per ragioni burocratiche settembre inoltrato od ottobre per conoscere i loro allievi vanificando tutti i benefici di continuità.

Un altro problema potrebbe poi essere che gli insegnanti, come già successo per i trasferimenti, scopriranno all’ultimo momento dove sarà la loro sede di servizio, magari a centinaia di chilometri da casa. Tanto che il ministro ha già messo le mani avanti dichiarando che la maggior parte dai posti si trovano al nord e centro nord mentre la maggioranza dei docenti interessati al ruolo provengono dal sud. Si fa presto a capir che ci potranno essere, prima dei benefici, ancora malumori e polemiche.

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