Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
lunedì 21 aprile 2025
 
società
 

Doppio cognome: senza accordo si va dal giudice

18/06/2022  Emanata la circolare del Viminale che indica come procedere per il cognome del nascituro

Dopo la sentenza della Corte Costituzionale numero 131 del 27 aprile 2022 era caduta la norma che attribuiva in via automatica al bambino o alla bambina il solo cognome paterno. Il Viminale, con la circolare numero 63 del primo giugno, indirizzata ai prefetti, chiarisce come bisogna procedere. Dopo aver chiesto di sensibilizzare i sindaci per dare ai futuri genitori e agli uffici di stato civile tutte le indicazioni, il capo dipartimento Affari interni e territoriali, Claudio Sgaraglia precisa, nella sua nota, che senza accordo dei genitori su quale cognome attribuire si procede ad assegnarli entrambi. In caso di ulteriore disaccordo su quale dei due deve precedere l’altro si attribuisce la scelta al giudice. Il quale, come sempre nel caso di minori, deve prendere in considerazione il superiore interesse di quest’ultimo. Scelta ardua e per la quale, ovviamente, non esiste giurisprudenza in merito che possa aiutare a dare un orientamento. Se infatti, per il minore sia meglio chiamarsi Bianchi Rossi o Rossi Bianchi potrebbe essere un po’ come giocare a testa o croce. È vero, dicono subito gli avvocati civilisti che possono soccorrere la storia delle famiglie o il valore attribuito in certo contesti sociali a un cognome piuttosto che a un altro. Se si arriva in tribunale, però, il rischio è che il dissidio tra i coniugi possa ingigantirsi. E che i due, dopo aver litigato sul cognome die figli, possano passare a discutere, in tribunale, della loro separazione.

Segui il Giubileo 2025 con Famiglia Cristiana
 
 
Pubblicità
Edicola San Paolo